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IPES: 45 anni di storia, valori e progetti

I 45 anni dell'IPES sono stati ricordati dal presidente IPES Schweigkofler assieme all’assessore provinciale Tommasini e al presidente di Federcasa Talluri.

Il presidente dell’IPES, Heiner Schweigkofler ha riassunto in un nuovo concetto l’obiettivo che si pone l’IPES per il futuro: garantire l’“abitare in riuscita vicinanza” (Foto: USP)

L'Istituto per l'edilizia sociale IPES festeggia 45 anni di storia. Nel corso di questi decenni sotto la guida di quattro presidenti e altrettanti vicepresidenti, e grazie ai finanziamenti garantiti dalla Provincia di Bolzano, si è arricchito di un patrimonio edilizio considerevole che viene costantemente ampliato, mantenuto e risanato, secondo i più moderni standard di sostenibilità. Con una dotazione di 13.300 alloggi da dare in affitto l’IPES riesce a garantire un'abitazione a circa 30mila persone. Gli alloggi a canone sociale calmierato, costituiscono un tassello di assoluta rilevanza nella politica abitativa altoatesina ed un patrimonio della sua collettività. Per festeggiare i 45 anni si è svolto oggi 3 maggio a Palazzo Widmann a Bolzano l’evento “Festeggia insieme a noi 45 anni di storia,  valori e progetti”.

L’assessore provinciale all’Edilizia Pubblica e Abitativa Christian Tommasini, ha espresso la sua contrarietà a svendere il patrimonio immobiliare dell’IPES, anzi ha detto che “continua a essere strategico investire in alloggi sociali che vanno costruiti e gestiti. Costituiscono, infatti, un elemento fondamentale per la qualità di vita dei cittadini. La Provincia investe ogni anno 30 milioni (15 milioni per nuova costruzione e 15 milioni per la manutenzione) in questo settore decisivo per garantire la tenuta sociale. È imprescindibile mantenere, difendere, sviluppare e valorizzare questo patrimonio culturale, economico-sociale di tutti i cittadini e il patrimonio di professionalità sviluppato in questi 45 anni dal personale dell’Istituto.” Come ha proseguito l’assessore “è necessario investire sui nuovi bisogni dovuti alla trasformazione della struttura familiare e della società, aumentare le competenze sociali puntando l’attenzione sugli aspetti relazionali e applicare il criterio della mixité, con tipologie di inquilini differenti per generazione e provenienza”. Tra gli scenari prospettati, quello di destinare parte degli alloggi all’affitto a canone provinciale (più vicino a quello di mercato) per favorire fasce di popolazione del cosiddetto ceto medio, e creare una fonte di entrata alternativa per l’Istituto per avere a disposizione risorse extra per la costruzione e la manutenzione. È importante operare in sinergia fra Provincia e IPES e che si parli di “'un grande noi', una squadra che operi congiuntamente per realizzare i grandi obiettivi che ci si pone”.

Il presidente dell’IPES, Heiner Schweigkofler, ha voluto ribadire come il patrimonio abitativo dell’Istituto costituisca un elemento di pacificazione sociale e riassumere in un nuovo concetto l’obiettivo che si pone l’IPES per il futuro: garantire l’“abitare in riuscita vicinanza”. Una delle nuove sfide sarà far fronte ai trend in atto nella struttura sociale. Con la nuova legge in fase di predisposizione sarà quindi opportuno creare i presupposti per aprire la possibilità anche ai giovani di accedere a un alloggio sociale. Per ottenere nuove aree edilizie, come ha ricordato il presidente Schweigkofler, l’IPES ha già fatto richiesta di assegnazioni in riferimento alle aree militari dismesse in vari centri altoatesini. Ha voluto concludere ricordando un dato significativo: grazie agli alloggi sociali e al canone calmierato loro applicato il risparmio in canone di locazione nelle tasche dei cittadini si può stimare in 120 milioni di Euro l’anno. “Si tratta a tutti gli effetti di una prestazione sociale”, così Schweigkofler.

Il presidente di Federcasa Luca Talluri ricordando come l’edilizia sociale torni ad essere una priorità, ha affermato come l’esempio gestionale dell’Istituto per la casa altoatesino costituisca un modello a cui si guarda anche a livello nazionale per la riforma del settore, che punta ad una complementarietà fra case popolari e moderno social housing.

È seguito un excursus sulla storia dell'IPES (1972-2017) a cura dello storico Hannes Obermair, direttore dell'Archivio storico del Comune di Bolzano, e la consegna di riconoscimenti ai presidenti, ai vicepresidenti e ai direttori generali dell'Istituto.

SA

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