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Inaugurata mostra a Teodone “Per i Krapfen e per i canederli”

Aperta oggi al Museo provinciale degli usi e costumi di Teodone una mostra sul vasellame in terracotta prodotto fino al secolo scorso in Val Pusteria.

Un piatto in ceramica prodotto in Val Pusteria nel 1837 esposto nella mostra inaugurata al Museo degli usi e costumi di Teodone

“Per i Krapfen e per i canederli. Vasellame di terracotta della Val Pusteria”, questo il titolo della mostra temporanea inaugurata oggi, 25 maggio, al Museo provinciale degli usi e costumi di Teodone. All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Brunico Roland Grießmair e la direttrice della Ripartizione provinciale Musei e dei Musei provinciali, Karin Dalla Torre.

Recipienti in ceramica si utilizzavano fino al XX secolo per cucinare, per conservare e trasportare generi alimentari e come stoviglie per cibi e bevande. La loro produzione era opera di artigiani, che soddisfacevano le richieste del circondario e quelle del commercio. Tale vasellame svela interessanti aspetti sulla cultura alimentare e sui cambiamenti avvenuti in ambito lavorativo e sociale in una regione prevalentemente contadina.

La più importante area di produzione di vasellame nel Tirolo storico è la Val Pusteria con i centri di Brunico, San Lorenzo, Abfaltersbach e Lienz, tutti vicini a cave di argilla.

In Pusteria si produceva soprattutto quello d’uso corrente, vasi, brocche, scodelle per il latte e in particolare quelle stoviglie nelle quali si servivano i cibi tipici locali: piatti per i Krapfen e scodelle per i canederli. Ne hanno parlato, in occasione dell’inaugurazione odierna, le curatrici della mostra Alexandra Untersulzner e Dorothea von Miller.

Come spiega l’assessore provinciale ai Musei Florian Mussner: “Il Museo etnografico di Teodone si occupa di tutto ciò che è legato alla vita quotidiana di un tempo in un’area rurale, come attrezzi agricoli, consuetudini, ecc. In questo caso sotto la lente vi sono i recipienti in ceramica, una produzione di rilievo per la quale la Val Pusteria era nota anche al di fuori dei suoi confini”.

Ha preceduto la mostra temporanea un progetto di ricerca quadriennale che si è occupato del vasellame di ceramica prodotto artigianalmente a Brunico e dintorni tra il XVIII e il XX secolo. Il tema è stato approfondito durante l’inaugurazione dal responsabile del progetto, Harald Stadler dell’Università di Innsbruck, e da Irmgard Endres di Regensburg, vedova del primo responsabile del progetto Werner Endres nonché lei stessa esperta di ceramica.

Muovendo dalla collezione del Museo provinciale degli usi e costumi, il progetto ha classificato, documentato e confrontato altre collezioni di ceramiche, museali e private.

Nella banca dati del progetto sono stati registrati oltre 1.500 record, tra gli altri anche i fondi del Bayerisches Nationalmuseum di Monaco, del Museum Schloss Bruck di Lienz, dello Österreichisches Museum für Volkskunde di Vienna, del Museo Civico di Bolzano, del Tiroler Volkskunstmuseum di Innsbruck e delle collezioni private di Lorenzo dal Rì di Bolzano e della ditta di produzione di ceramiche Kuntner di Lienz.

A partire dall’autunno 2017 tale banca dati sarà consultabile online sul Portale dei beni culturali in Alto Adige (www.provincia.bz.it/catalogo-beniculturali). In settembre uscirà inoltre una pubblicazione con contributi degli autori e un ampio catalogo.

La mostra temporanea è visitabile al museo fino al 31 ottobre 2017 tutti i giorni, tranne il lunedì, nei seguenti orari: dal martedì al sabato ore 10-17, la domenica e i festivi ore 14-18.

FG

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