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Musei provinciali: si insedia il comitato per la ricerca

Seduta costitutiva del comitato per la ricerca dei Musei provinciali dell'Alto Adige. Nove membri, presidente Roland Psenner, coordinatrice Evelyn Kustatscher.

I nove membri del nuovo comitato per la ricerca con l’assessore Florian Mussner, la direttrice dei Musei provinciali Karin Dalla Torre e la coordinatrice Evelyn Kustatscher (Foto USP)

Dal 2017 i dieci musei provinciali dell’Alto Adige con le loro 16 sedi in tutto il territorio provinciale hanno un fondo di ricerca interno e ora anche un comitato per la ricerca, che accompagnerà le scelte dell’Azienda Musei provinciali. "Si tratta di un importante passo avanti per lo sviluppo dei nostri musei provinciali, preparato dalla nuova legge provinciale dello scorso giugno. Dedicare mezzi alla ricerca significa effettuare un investimento a lungo termine nel futuro dei musei, che porterà a cooperazioni nel campo della ricerca sia all’interno che all’esterno dell’Euregio. Questa seduta costitutiva del comitato per la ricerca ci avvicina a questo obiettivo, abbiamo aperto una porta,” ha commentato soddisfatto l’assessore provinciale ai Musei Florian Mussner.

Formato da nove membri, il comitato per la ricerca dei musei provinciali era stato nominato lo scorso agosto e si è riunito per la prima volta ieri (16 ottobre). Nella sua prima seduta, il comitato ha eletto come presidente Roland Psenner, docente all’Università di Innsbruck e presidente dell’EURAC, e valutato poi sette progetti di ricerca presentati dai singoli musei, tutti approvati. Tra i compiti del comitato per la ricerca vi è l’attività di consulenza specifica alla direttrice dei musei provinciali, Karin Dalla Torre. Il coordinamento del comitato è stato affidato, in virtù della sua lunga esperienza nel campo della ricerdca scientifica, a Evelyn Kustatscher, curatrice della sezione Paleontologia del Museo di scienze naturali dell’Alto Adige.

La nuova legge provinciale sui musei indica come prioritarie  l’attività di ricerca e la collaborazione con altre istituzioni  universitarie e non. La ricerca infatti – soprattutto quella sugli oggetti museali – sta alla base di mostre, manifestazioni e pubblicazioni dei musei e, non ultimo, è in grado di creare posti di lavoro per giovani laureati. La sua importanza per il lavoro museale non è purtroppo ancora sufficientemente chiara al pubblico. Oltre che attraverso i fondi per la ricerca della Provincia e dell’Euregio, sarà ora possibile quindi finanziare progetti di ricerca anche attraverso lo specifico fondo dell’Azienda Musei provinciali. Ciò permetterà inoltre di rafforzare la realizzazione di progetti nel campo delle discipline umanistiche, che per i musei a carattere storico-culturale rivestono una grande importanza. Infine, la competenza dei membri del comitato per la ricerca garantirà l’applicazione di standard internazionali nella valutazione dei progetti.

Ecco i nove esperti/e membri del comitato per la ricerca, ciascuno dei quali è sua volta membro del comitato scientifico di uno dei Musei provinciali : Lukas Madersbacher dell’Università di Innsbruck, Annaluisa Pedrotti dell’Università di Trento, Frank Rühli dell’Università di Zurigo, Herlinde Menardi, etnologa ed ex direttrice del Museo di arte popolare di Innsbruck, Roland Psenner dell’Università di Innsbruck, Harald Pechlaner dell’Università di Eichstätt-Ingolstadt, il direttore dell’Ufficio provinciale Geologia Volkmar Mair, Heinrich Huber del Museum Ladin e Federica Viganò dell’Università di Bolzano. Nella seduta costitutiva erano tutti presenti, tranne Frank Rühli che ha partecipato in videocollegamento.

USP

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