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Office
Ed. 1/3 (+ 1 AP + 1 EP)
Installazione composta da un dipinto ad acrilico su muro ed una proiezione video (4:3) con audio.
Il dipinto presenta l'interno di un ufficio, sul quale viene proiettata un'area corrispondente alla luce creata dalla lampada disegnta in primo piano. Sotto al cono di luce una donna vista di spalle mentre scrive. In sottofondo una canzone in lingua catalana cantata dalla donna.
- Denominazione oggetto:
- installazione, dipinto, media audiovisivo
- Numero d'inventario:
- 1881
- Autore:
- Leutenegger, Zilla
- Collezione:
- Collezione Museion
- Data:
- 2004
- Materiale:
- colore acrilico, luce
- Tecnica:
- dipinto, filmato (Betacam), filmato (DVD)
- Istituzione:
- Fondazione MUSEION. Museo d'arte moderna e contemporanea Bolzano
- Dimensioni:
- misure variabili, dipinto a muro altezza 190 cm, dipinto a muro larghezza 150 cm
- Parola chiave:
- Opera di luce
- Note storico-critiche:
- "Il lavoro di Zilla Leutenegger si manifesta quasi esclusivamente attraverso videoanimazioni, disegni, fotografie e installazioni sonore, in cui si intrecciano indissolubilmente situazioni reali e fittizie, desideri intimi e sogni collettivi. […] Un ambiente […] di Museion è trasformato in un ufficio, in cui una donna seduta alla propria scrivania scrive su un foglio i propri desideri canticchiando un motivo catalano. Il disegno è realizzato in proporzioni reali su parete in modo da conferire una certa plausibilità all’intera situazione; ma la parte centrale dell'interno ricreato è a sua volta completata dalla proiezione di un disegno, che corrisponde al cono di luce formato dall'illuminazione sul tavolo. La proiezione infonde vitalità alla situazione architettonica e contemporaneamente ne sottolinea il carattere precario e fantastico. Come in un sogno la donna alla scrivania potrebbe scomparire in ogni momento: la sua durata ed il suo grado di realtà dipendono dalla nostra disponibilità ad illuderci e farci irretire dalla poesia del momento." (LIGHT LAB. Alltägliche Kurzschlüsse / Cortocircuiti quotidiani, Museion, Bolzano 2005, pag. 41-43)
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