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"Ritorno alla vita": presentate le manifestazioni per i 60 anni dalla fine della guerra

Sono diverse le manifestazioni organizzate in Alto Adige per ricordare il sessantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Su tutte spiccano la mostra "Ritorno alla vita", ospitata dal Museo "Casa Wassermann" di Villabassa, e un libro, che documentano gli avvenimenti dell'aprile 1945, quando un gruppo di prigionieri provenienti dai campi di concentramento nazisti fu liberato nella località della Val Pusteria. Tutte le iniziative sono coordinate dall'Archivio Storico provinciale.

L'assessora Sabina Kasslatter Mur
Le manifestazioni per i 60 anni dalla fine della seconda guerra mondiale sono state presentate questa mattina (venerdì 22 aprile) dall'assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur, dal direttore dell'Archivio Storico provinciale Josef Nössing, dall'autore del libro Hans-Günther Richardi, e dal sindaco di Villabassa,

"Il ricordo degli eventi di allora - ha spiegato l'assessora Kasslatter Mur - deve farci capire quali significati abbiano i sessant'anni di pace nel cuore dell'Europa. Per questo abbiamo deciso di approfondire quel periodo storico con una serie di manifestazioni. La più importante e significativa di tutte è sicuramente la mostra di Villabassa sulla liberazione dei prigionieri nazisti dell'aprile 1945".

Quei drammatici giorni sono raccontati, oltre che dalla mostra "Ritorno alla vita", che verrà inaugurata al Museo "Casa Wassermann" il 29 aprile, anche da un libro e da un film. Lo storico Hans-Günther Richardi, che da anni si occupa della storia del Terzo Reich, e il cuilibro "Schule der Gewalt" viene considerato una delle maggiori pubblicazioni sulla storia del campo di concentramento di Dachau, ha raccolto la maggior parte del materiale.

Dopo un lungo lavoro di ricerca, Richardi ha ricostruito i drammatici avvenimenti di quei giorni di aprile di 60 anni fa. 139 prigionieri nazisti di 17 nazionalità vennero raccolti nel campo di concentramento di Dachau. Tra loro c'erano il cancelliere austriaco Kurt von Schuschnigg, il capo del governo francese Leon Blum, il primo ministro ungherese Miklos von Kallay, il vescovo francese di Clermont-Ferrand, Gabriel Piguet, l'industriale Fritz von Thyssen, il principe Filippo d'Assia, genero del Re d'Italia, nonchè le famiglie degli attentatori di Hitler del 20 luglio '44. Il capo delle SS Ernst Kaltenbrunner voleva utilizzare questi prigionieri "famosi" come ostaggi in caso di trattative con gli alleati. Il 30 aprile del 1945, giunti a Villabassa, i prigionieri furono però liberati da soldati della Wehrmacht, e raggiunsero poi il lago di Braies, dove furono ritrovati dalle truppe americane il 4 maggio.

Oltre a questa iniziativa, altre 19 manifestazioni ricorderanno il sessantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Il programma è organizzato dall'Archivio Storico provinciale in collaborazione con il Comune di Villabassa, l'Istituto Pedagogico del gruppo linguistico tedesco, l'Università di Innsbruck e il Filmclub di Bolzano.

mb

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