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Firmato il contratto di comparto per il personale delle scuole per l’infanzia.

Gli assessori Gnecchi, Saurer, Mussner e Widmann ed i rappresentanti sindacali hanno firmato questa mattina, a Bolzano, il contratto di comparto per il personale delle scuole per l’infanzia. “La firma del contratto”, hanno commentato i rappresentanti della Giunta provinciale, “rappresenta un passo importante verso il riconoscimento del fondamentale ruolo delle scuole per l’infanzia nel sistema di istruzione”.

Con la firma del contratto di comparto per il personale delle scuole per l’infanzia, avvenuta questa mattina a Bolzano, nella sede della Ripartizione Personale, si chiude un periodo di lunghe trattative e discussioni. Il documento rende ora merito alle attuali sfide educative del lavoro pedagogico nelle scuole per l’infanzia. La figura professionale dell’assistente si sviluppa e le vengono riconosciute maggiormente le caratteristiche di fondo di un ruolo attivo nell’educazione e sviluppo di bimbi e bimbe, assume, quindi, la nuova definizione di “collaboratrice pedagogica”.

Il requisito richiesto in futuro sarà il completamento di un corso quinquennale di studi pedagogico-didattici. Il suo ruolo è quello di stretta collaborazione con l’educatrice di scuola per l’infanzia nel lavoro pedagogico quotidiano e nell’organizzazione del progetto formativo ed educativo dei piccoli. Secondo quanto previsto dal contratto, fino al 2007 l’accesso a questo ruolo sarà consentito anche a chi ha svolto una preparazione specialistica biennale.

Le educatrici di scuola per l’infanzia dovranno, invece, avere una preparazione universitaria, conclusasi con la laurea in Scienze della Formazione, rimangono validi, transitoriamente, per la possibile assunzione i diplomi quinquennali degli Istituti Magistrali conseguiti entro il 2002. Nella fase transitoria, fino al 2009, saranno ammessi alla professione laureati in pedagogia, purché abbiano studiato anche pedagogia della prima infanzia. Per quanto riguarda la retribuzione, le collaboratrici pedagogiche saranno paragonate, retroattivamente a partire dal 1mo settembre 2004, a lavoratori del VI livello, mentre le educatrici con diploma di laurea saranno inquadrate all’VIII livello.

Negli ultimi dieci anni, la scuola per l’infanzia ha assunto un ruolo sempre più importante, grazie alla professionalità delle operatrici che hanno dimostrato un grande impegno ed una volontà sempre più determinata per dare valore a questo percorso educativo e di istruzione dai 3 ai 6 anni”, hanno commentato gli assessori provinciali Luisa Gnecchi (scuola italiana), Otto Saurer (Scuola tedesca), Florian Mussner (Scuola ladina) e Thomas Widmann (Personale) dopo la firma del contratto.

Il passaggio successivo all’attuale contratto sarà quello di considerare un unico comparto di contrattazione per la scuola e la formazione professionale. “Le modifiche sociali, che riguardano in primo luogo la struttura della famiglia ed il ruolo della donna, nonchè il nuovo concetto di educazione ed il modificato approccio alla prima infanzia, influenzano in modo notevole gli obiettivi educativi. Anche la scuola per l’infanzia è chiamata a darsi un nuovo profilo: questa sorta di riforma “interna” è stata portata avanti dalle educatrici e dalle assistenti, fino ad oggi, sulla base delle condizioni formative e di accesso alla professione esistenti. Tramite il nuovo contratto, viene reso riconoscimento a queste importanti figure educative e formative”.

Anche al ruolo di dirigente della scuola per l’infanzia viene dato maggiore risalto, in quanto ne viene riconosciuta la funzione di coordinamento. In una scuola con 4 sezioni alla dirigente viene attribuito solo il compito di coordinamento e le viene riconosciuto tale ruolo.

MC