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Arte e vita durante la Grande Guerra: mostra a Castel Tirolo

Le prime edizioni firmate di Hemingway, Jünger, D'Annunzio e Apollinaire, opere di Otto Dix e Oskar Kokoschka: sono alcune delle rarità in mostra dal 29 giugno a Castel Tirolo, nell'esposizione "Aquile funeste" presentata oggi (martedì 21) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dedicata a vita e arte durante la Grande Guerra.

La presentazione della mostra di Castel Tirolo (Foto USP/Pertl)
La letteratura, l'arte e la vita quotidiana durante la Grande Guerra sono al centro della mostra "Aquile funeste", in programma dal 29 giugno al 15 novembre a Castel Tirolo, e presentata oggi (martedì 21) a Bolzano da Luis Durnwalder, che del Museo storico-culturale è il presidente. Temi centrali sono la Grande Guerra nell'espressione degli artisti e scrittori del tempo e le sue ripercussioni sulla vita della popolazione civile. Tra gli oggetti esposti spiccano le prime edizioni autografate di Hemingway, Jünger, D'Annunzio e Apollinaire, dipinti di Otto Dix e Oskar Kokoschka. Il presidente Durnwalder ha sottolineato che la mostra non intende assolutamente rievocare la guerra come epopea di eroi, ma "illuminare un'altra pagina del conflitto, quella legata al quotidiano, alla cultura e all'arte. Sono aspetti che ci aiutano a non santificare le guerre ma piuttosto ad ammonirci contro il ripetersi di simili eventi terribili."

La mostra, suddivisa in tre sezioni, è organizzata in collaborazione con Brennerarchiv dell'università di Innsbruck, Museo civico di Merano e con l'artista Markus Vallazza. Il titolo "Aquile funeste" è ispirato ad una poesia dello scrittore austriaco Georg Trakl, morto suicida nel novembre del 1914 dopo la battaglia di Grodek. Nella prima sezione della mostra i libri e manoscritti, i dipinti e le opere grafiche esposti offrono un panorama sull'arte e la letteratura prima, durante e dopo la guerra: si tratta di 300 scrittori e artisti, uomini e donne, coinvolti in vari modi nel conflitto. La Grande Guerra ha infatti generato i punti di vista più divergenti che in alcuni casi sono anche cambiati durante il conflitto. La seconda sezione è costituita dall'interpretazione artistica di Markus Vallazza del dramma "Gli ultimi giorni dell'umanità" di Karl Kraus. Lo scrittore austriaco nei suoi scritti condannava apertamente la guerra e i giornalisti e i letterati che la sostenevano. Nella terza sezione della mostra viene documentata la difficoltosa vita quotidiana della popolazione civile sul "fronte interno". Sia l'entusiasmo iniziale per la guerra che la disillusione successiva, fino alla catastrofe finale, vengono evocati in maniera toccante dalle immagini del fotografo meranese Albert Ellmenreich, per la maggior parte inedite. Esposti anche lettere e articoli di giornali dell'epoca e un pezzo di pane degli anni della Grande Guerra.

Accanto al catalogo della mostra, Castel Tirolo ha previsto anche la pubblicazione di un giornale di guerra con resoconti della situazione politica, economica e culturale negli anni del conflitto. L'inaugurazione è in programma martedì 28 giugno (anniversario dell'attentato all'erede al trono, l'arciduca Francesco Ferdinando, nel 1914 a Sarajevo) alle 18.

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