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Verrà digitalizzata la raccolta di musica popolare del Fondo Quellmalz

La Giunta provinciale ha deciso la digitalizzazione dei nastri magnetici di musica popolare del Fondo Quellmalz. La digitalizzazione garantirà una miglior conservazione e l'accessibilità al pubblico. Il progetto verrà sviluppato nell'ambito di una iniziativa comunitaria di tipo "Interreg" dall'Assessorato provinciale per la Cultura Tedesca in cooperazione con l'Istituto di educazione musicale di Bolzano ed il "Tiroler Volksliedwerk" .

Peter Pitterle, membro della „Knittelmusig“ di Valle
La collezione di nastri magnetici di musica popolare del musicologo tedesco Alfred Quellmalz verrà digitalizzata. Lo ha deciso la Giunta provinciale, che, su proposta dell'assessora alla Cultura tedesca Sabina Kasslatter Mur, finanzierà la digitalizzazione con 35.000 euro. Il progetto verrà sviluppato nella cornice dell'iniziativa di cooperazione comunitaria "Interreg III A" Italia-Austria e vedrà la collaborazione dell'Istituto di educazione musicale in lingua tedesca e ladina di Bolzano e del Tiroler Volksliedwerk di Innsbruck.

Il Fondo Quellmalz, composto da 500 nastri magnetici per un totale di circa 138 ore di ascolto, è una tra le più importanti e capillari raccolte di musica popolare tradizionale. Negli anni 1940-42, infatti, il musicologo tedesco Alfred Quellmalz (1899-1979) percorse in lungo ed in largo l'Alto Adige, i tredici comuni cimbri e la Val Canale per documentare con registrazioni su nastro, foto ed appunti la musica popolare tirolese in ogni suo genere e variante. In questo senso, la collezione Quellmalz è anche una testimonianza di rilievo della tradizione canora orale del periodo delle opzioni e dell'italianizzazione forzata.

Attualmente, i nastri magnetici della collezione sono in possesso dell'Università di Ratisbona, mentre le fotografie e la documentazione scritta si trovano presso l'Istituto di educazione musicale in lingua tedesca e ladina di Bolzano. La digitalizzazione garantirà da un lato  la conservazione dei nastri, già in fase di deterioramento; e dall'altro, ne consentirà l'accesso al pubblico e permetterà la riunificazione delle due parti della raccolta. Dai nastri verranno ricavati infatti 300 CD che saranno depositati presso la sezione musica popolare dell'Istituto di educazione musicale, a disposizione di studiosi ed appassionati. La digitalizzazione sarà effettuata a cura del "Phonogrammarchiv" dell'Accademia Austriaca delle Scienze di Vienna.

ib

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