Attualità

Risultati del progetto interregionale a sostegno dei prodotti di qualità nell'area alpina

Il sostegno di prodotti di qualità nell'area alpina, la creazione di una rete transfrontaliera e il rafforzamento della competitività dell'agricoltura nello spazio di montagna: questi sono gli obiettivi perseguiti dalla Ripartizione provinciale Formazione agraria, forestale e di economia domestica con la partecipazione al Progetto Interreg III B denominato "Neprovalter". L'iniziativa si è conclusa e il bilancio è positivo anche per l'Alto Adige.

La Provincia Autonoma di Bolzano ha collaborato, attraverso la Ripartizione Formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica, a tre dei cinque pacchetti di lavoro del progetto Interreg denominato "Neprovalter", che ha puntato alla creazione di una rete delle produzioni agricole caratteristiche per la valorizzazione e la conoscenza del territorio alpino. Oltre alla Provincia di Bolzano, vi hanno partecipato le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Aosta, Liguria, la Provincia di Pordenone, l'università di Lubiana (Slovenia), le regioni austriache di Carinzia e Stiria.
L'Alto Adige si è concentrato su specifiche iniziative riguardanti la carne biologica, la produzione locale di alimentari agricoli e la rete transnazionale di fattorie alpine didattiche. Nella "due giorni" conclusiva a Tarvisio è stato fato il punto delle azioni avviate.

"Nel quadro di questo progetto sono state recuperate ad Anterivo - ricorda l'assessore provinciale all'Agricoltura Hans Berger - la coltivazione e la commercializzazione di una specie particolare di lupino per la preparazione del Caffè di Anterivo, coinvolgendo gli agricoltori locali e sviluppando un programma di promozione del prodotto. In queste nicchie di mercato si nasconde un grande potenziale per la nostra agricoltura".
Una seconda iniziativa ha riguardato la carne biologica: un gruppo di allevatori di vacche nutrici biologiche ha fondato il "Circolo carne biologica - ArGe" con l'obiettivo di raggiungere una produzione uniforme, un'ottimale commercializzazione ed un'alta valorizzazione della carne bio.
Il terzo filone interessante di "Neprovalter" ha riguardato la creazione della fattoria didattica, dove le scuole hanno la possibilità "di vivere le diverse esperienze legate alla fattoria, di conoscere la provenienza e il valore di alimentari locali e di capire le relazioni naturali", rileva Berger. In Alto Adige sono state pertanto avviate una serie di fattorie didattiche, la più grande delle quali alla scuola di Salern a Bressanone, cui ha fatto seguito uno specifico corso di preparazione a cui partecipano 19 contadini.

"La collaborazione con i nostri 7 partner è stata utilissima per ampliare gli orizzonti di lavoro, sfruttare le sinergie e precisare i punti di forza e quelli di criticità", sottolinea in sede di bilancio il direttore della Formazione professionale Stefan Walder. A fine progetto l'agricoltura altoatesina ha fatto un passo avanti verso uno sviluppo rurale sostenibile, "continuando ad investire nei cervelli dei produttori e dei consumatori", conclude l'assessore Berger.

pf