Attualità

“Dal rosso al bianco”, il vino nella cultura religiosa

Inaugurata la Mostra sul vino nel museo provinciale del vino di Caldaro

È stata inaugurata nei giorni scorsi presso il Museo del vino di Caldaro la mostra “Dal rosso al bianco”, il vino nella cultura religiosa. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico sino all’11 novembre 2006. 

L’esposizione offre una carrellata sull’evoluzione del vino nell’ambito delle cerimonie religiose dalle Sacre scritture sino ai giorni nostri. Il vino nei testi religiosi viene anche menzionato e valorizzato per i suoi benefici effetti per la salute se gustato in dosi moderate. Il vino era non solo un prodotto alimentare, ma anche  sostanza che procurava piacere e, unica zona d’ombra, anche ebbrezza. 

Il museo provinciale del vino custodisce una interessante raccolta di oggetti legati alla religiosità popolare. Tra i motivi ricorrenti si trova l’immagine del Cristo nel torchio, nonché rappresentazioni figurative, ed in particolar modo Sant Urbano, patrono dei viticoltori e dei bottai. La sua immagine si trova come motivo ornamentale di stendardi, vetrate di chiese e cappelle. 

Fino alla seconda metà del XV secolo durante la liturgia eucaristica veniva utilizzato vino rosso. Esso stava a rappresentare il sangue di Cristo. Dato l’enorme valore simbolico attribuito al vino nella celebrazione del mistero eucaristico, la bevanda doveva presentare delle qualità particolari.

Le disposizioni più recenti relative al vino da messa sono del 1976. In base ad esse il vino deve rispettare i criteri di limpidezza e purezza, senza aggiunta di zucchero. La consegna del vino da messa è un fatto importante e solenne, tanto che si fa atto di giuramento sull’autenticità della bevanda e sulla ottemperanza alle disposizioni succitate. 

Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi direttamente alla sede del Museo del vino, in via dell’Oro,1 a Caldaro, tel. 0471-963168, o consultare il sito:
 www.provincia.bz.it/volkskundemuseen.

FG