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"Chiuso e sprangato" - mostra temporanea al Museo di Teodone

Il significato culturale della chiave e della serratura è al centro della mostra temporanea proposta dal Museo etnografico di Teodone, inaugurata martedì scorso ed aperta al pubblico fino al 31 ottobre

Lucchetti allacciati alla ringhiera del ponte della Posta a Merano

Chiavi e serrature costituiscono un binomio inscindibile: esse rispondono all’esigenza che l’uomo ha da sempre di tenere sottochiave oggetti importanti o di valore. In passato, la produzione delle chiavi rimase per lungo tempo compito dei fabbri e solo nel XX secolo, con l’avvento di nuove professioni e di nuove specializzazioni, questa mansione venne affidata a una nuova categoria di artigiani.

Chiavi e serrature hanno inoltre una forte valenza simbolica: già nell’antichità Aristotele parlava di “chiave della conoscenza”; gli innamorati aprono “la chiave del proprio cuore” e S. Pietro porta alla cintola le chiavi del paradiso. E ancora oggi è rimasta la consuetudine di apporre dei lucchetti alle grate che delimitano i ponti: si tratta di un ricordo lasciato da chi ha assolto il servizio militare, nella speranza di poter tornare un giorno a rivedere i luoghi di gioventù.  

L’esposizione "Chiuso e sprangato - Il significato culturale della chiave e della serratura", allestita nelle sale del Museo etnografico di Teodone, nei pressi di Brunico, si propone proprio di indagare l’importanza che chiavi e serrature vengono ad assumere in ambito culturale. Gli oggetti esposti rendono evidente che chiavi e serrature non costituiscono soltanto delle opere uniche nel loro genere, ma sono a tutti gli effetti opere di pregevole fattura artistica.

La mostra, inaugurata martedì scorso, sarà aperta fino al 31 ottobre. In agosto, essa si può visitare dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 18.30, e la domenica e festivi dalle 14.00 alle 19.00. Per informazioni è possibile contattare il Museo etnografico allo 0474.552087.

MC

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