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Museo ladino, tra breve sede distaccata a San Cassiano

Tra poco il "Pic museo ladin" di San Cassiano diventerà una sede distaccata del museo ladino di San Martino in Badia. L'accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi, durante un incontro tra il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder, l'assessore alla cultura ladina Florian Mussner, i responsabili delle due strutture museali, e alcuni rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte nel progetto.

Alcuni frammenti ossei dello scheletro di un "ursus speleus"

La sezione distaccata di San Cassiano del "museum ladin - Ciastel de Tor" si concentrerà principalmente su tre filoni: la cultura popolare ladina con le sue leggende e le sue fiabe, una raccolta di fossili di origine sedimentaria e corallina tipici delle montagne dolomitiche, e lo scheletro del famoso "ursus speleus" ritrovato nella grotta delle Conturines, mammifero erbivoro di oltre 500 kg. risalente a quasi 100mila anni fa. Per la realizzazione della sede distaccata di San Cassiano del museo ladino, verranno messi a disposizione della struttura già esistente altri 400 metri quadrati.

"Grazie a questo accordo - hanno sottolineato il presidente Durnwalder e l'assessore Mussner - potrà essere ampliata l'offerta del museo ladino, a tutto vantaggio dei numerosi visitatori". Soddisfatti per l'esito dell'incontro, e convinti di aver compiuto un passo importante nella giusta direzione, anche il direttore del museo ladino Stefan Planker, il presidente del "pic museo ladin" Renato Andreolo, e il vicepresidente dell'Ente musei provinciali, Heinrich Huber. "La storia e la cultura delle vallate ladine - ha ricordato Huber - offrono molti spunti interessanti che meritano la giusta visibilità anche all'interno dei nostri musei".

 

mb

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