Attualità

Assessore Saurer "Promuovere un salto di qualità nel campo della ricerca"

L’Alto Adige investirà in maniera più marcata nel campo della scienza e della ricerca per sviluppare ulteriormente il proprio settore formativo. È questa la decisione di maggiore rilievo emersa dalla recente riunione tenutasi presso l’Eurac alla quale hanno preso parte, oltre all’assessore alla scuola tedesca, Otto Saurer, i vertici dell’Accademia Europea e di alcuni uffici provinciali competenti in questi settori specifici.

In periodi di tagli alle risorse, si è sottolineato nel corso dell’incontro all’Eurac, lo sviluppo di tecnologie innovative, come ad esempio l’attività portata avanti in questi anni dall’Accademia Europea nel campo dell’energia solare, rappresentano un valore aggiunto importate per l’intera regione.

In questi anni l’Eurac è riuscita a ritagliarsi un ruolo interessante nell’ambito della ricerca scientifica internazionale e la struttura bolzanina è ormai nota per la propria attività di ricerca di sostegno e stimolo innovativo per le imprese locali.

Molto resta però ancora da fare per recuperare spazio in questo settore. Ad esempio attualmente solamente lo 0,35% del prodotto interno lordo provinciale viene destinato al settore della ricerca e sviluppo a fronte del 3% auspicato dalle indicazioni emerse nel corso della conferenza di Lisbona.

Nel corso della riunione all’Eurac sono stati definiti alcuni settori verso i quali orientare i futuri sforzi e le azioni nel campo della ricerca e della formazione. Nel contempo deve essere ulteriormente ampliato e rafforzato il contatto e lo scambio con il mondo della produzione provinciale.

Questa stretta collaborazione con il mondo del lavoro attualmente sta dando buoni risultati per quanto riguarda il settore delle energie rinnovabili, mentre deve essere ulteriormente ampliato in altri ambiti. Una particolare attenzione sarà dedicata, in base a quanto emerso dall’incontro, alla formazione post-diploma del settore terziario.

L’assessore Saurer ha auspicato che l’Eurac in futuro possa svolgere, in maniera sempre più incisiva, il ruolo di interfaccia tra il mondo della ricerca e quello della produzione.

FG