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Best Art Practices: vincitori e menzioni speciali

Sono stati resi noti oggi, martedì 13 novembre, i vincitori del premio internazionale per giovani curatori "Best Art Practices" indetto dalla Ripartizione cultura italiana della Provincia.

La giuria internazionale del premio "Best Art Practices" indetto dalla Ripartizione cultura italiana della Provincia.

La prima edizione di "Best Art Practices -International award for curators", il premio per giovani curatori indetto dall'Ufficio Cultura della Ripartizione cultura italiana della Provincia, si è concluso questa mattina con la nomina ufficiale dei vincitori.
Il primo premio di 10.000 Euro è stato assegnato al progetto "Fontera" realizzato in un paese di frontiera fra Guatemala e Messico dal gruppo di curatori "Laboratorio Curatorial 060". 
Si è aggiudicato il secondo premio di 3.000 Euro il progetto "The painting museum" di Florin Tudor che propone i ritratti del dittatore Ciausescu nel corridoio che collegava la sua abitazione a Bucarest all'adiacente museo.
Il terzo premio di 2.000 Euro è andato al progetto "Liminal spaces" realizzato fra Israele e Palestina dal gruppo formato dai curatori Eyal Danon, Philipp Misselwitz, Galit Eilat e Reem Fadda.
La giuria ha inoltre assegnato cinque menzioni a pari merito al progetto per il "6° Festival de Performance de Cali-Colombia" curato da Wilson Diaz Polanco, Ana Maria Millan Strohbach, Jaime Andrés Sandoval Alba, Claudia Patricia Sartia Macias, Juan David Medina Jaramill, al progetto "En Route: via another route" di Adam Carr, al progetto "Sandwiched" di Jacob Fabricius, al progetto "Radio Gallery" di Anna Colin ed al progetto "Logos Open" di Emeka Udemba. 

I lavori di selezione dei progetti, in tutto 132 candidature provenienti da 5 continenti, si erano svolti agli inizi di novembre a Bolzano a cura della Giuria internazionale composta da Carlos Basualdo (curatore Philadelphia Museum of Art), Marion Piffer Damiani (critica e curatrice indipendente), Letizia Ragaglia (curatrice del Museion di Bolzano), Montse Romaní (curatrice indipendente), Anton Vidokle (artista e fondatore di e-flux), Andrea Villiani (curatore del  Mambo di Bologna). 

Come ha spiegato Marisa Giurdanella, direttrice dell'Ufficio cultura, con il premio, unico nel suo genere al mondo, si è inteso investigare i cambiamenti dell'arte contemporanea a livello di pratiche curatoriali andando a premiare giovani curatori  di età inferiore ai 40 anni e progetti curatoriali realizzati negli ultimi cinque anni in spazi non convenzionali alternativi rispetto a quelli istituzionali, quali musei, gallerie ecc.
Il premio, come ha proseguito Denis Isaia, curatore dello stesso, assume una posizione strategica di internazionalizzazione in funzione di due eventi eccezionali che vedranno protagonista la provincia di Bolzano che nel 2008 ospiterà la 7. edizione della biennale europea d'arte moderna Manifesta, da un lato, e l'apertura della nuova sede di Museion, dopo il Mart di Rovereto, l'unico museo costruito in Italia dal 1983.
Come ha sottolineato Letizia Ragaglia, membro della giuria, è significativo come i progetti vincitori scaturiscano con una forte spinta innovativa da zone di grande difficoltà, dimostrando come la cultura emerga con un segnale fortissimo di rivalsa. Mentre, si può notare, come i progetti italiani ed europei (non quelli dell'est europeo) siano poco innovativi.

La giuria nel suo complesso ha espresso le seguenti considerazioni preliminari sullo stato delle giovani pratiche curatoriali: "fra i punti critici in molte candidature è emersa problematicamente la mancanza di un solido impianto teorico che ha spinto molti curatori ad avvicinare in questi ultimi cinque anni le proprie ricerche alle richieste dell'industria culturale. Contrappeso a questo approccio valutato negativamente è invece la posizione attiva di molti curatori che attraverso differenti forme di coinvolgimento pubblico, condividono l'interesse per attività che si inseriscono nei rispettivi contesti sociali e politici".

 

SA

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