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Vacanze diverse all’insegna della lotta alla mafia

Dal 17 al 27 luglio 10 studenti delle scuole in lingua italiana di Bolzano hanno partecipato ad un campo di volontariato organizzato dall’associazione “Libera” nell’ambito del progetto Libera Terra nel Comune di Mesagne in Puglia.

La maglietta dell'Associazione "Libera"

L’iniziativa s’inquadra in una serie di attività promosse dall’Intendenza scolastica italiana nell’ambito dell’educazione e della cultura della legalità per una cittadinanza attiva all’insegna della solidarietà e della lotta alle mafie. Questa prima esperienza concreta di solidarietà e di lotta alla mafia che ha visto per protagonisti dieci studenti bolzanini guidati dalla professoressa Antonella Zeni è stata presentata questa mattina alla stampa dall’assessore alla scuola italiana, Francesco Comina, e dall’intendente scolastica, Bruna Rauzi.

L’obiettivo primario dell’esperienza, ha sottolineato l’assessore Comina, è stato quello di  diffondere una cultura fondata sulla legalità e sul senso civico, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura del privilegio e del riscatto che contraddistingue i fenomeni mafiosi nel nostro Paese. Grazie all’attività ed all’impegno dell’Associazione Libera, guidata da don Luigi Ciotti, si è riusciti a costruire anche in Puglia, in una zona tradizionalmente dominata dall’organizzazione mafiosa della Sacra Corona Unita, una realtà sociale ed economica fondata sulla legalità e sul rispetto della persona umana e dell’ambiente.

Sui terreni confiscati e dati in gestione a cooperative sociali a Mesagne si è formata la cooperativa “Libera terra di Puglia” data in gestione ad un gruppo persone del luogo che hanno iniziato a coltivare pomodori e vigneti. Il raccolto è destinato poi alla produzione di conserve, confetture e vino con il marchio della cooperativa.

I prodotti nel loro cammino, dal campo alla tavola, seguono la via della legalità passando da aziende che nella lavorazione garantiscono un percorso all’insegna del rispetto della legge. Oltre ai soci, nelle cooperative lavorano operai e volontari che come i nostri studenti intendono vivere un’esperienza particolare di solidarietà per approfondire realtà diverse dalle proprie. Quella vissuta dai dieci studenti bolzanini e dalla loro insegnante è stata un’esperienza pesante ma ha lasciato in loro il segno di un impegno concreto di sostegno ad una realtà che si oppone all’illegalità ed alla violenza.

Nell’arco dei dieci giorni della loro permanenza in Puglia i giovani hanno anche avuto l’opportunità di entrare in contatto con le persone del posto ed hanno sentito la loro gratitudine per la loro presenza.

Particolarmente toccanti i ricordi dei giovani che nel corso della conferenza stampa hanno sottolineato i molti aspetti positivi della loro esperienza pugliese “Abbiamo incontrato persone ma abbiamo anche dato una mano con il nostro lavoro a portare avanti la voglia di riscatto che è tanto cara a coloro che decidono di mettersi in gioco perché le cose possano cambiare, a vantaggio di una terra che amano e che merita di essere amata.

“Le giornate iniziavano presto, alle 5 già sui campi a raccogliere pomodori, lavoro con 5 raccoglitrici fino alle 11.30, lavoro, lavoro sodo, per le nostre schiene e mani poco abituate, ma volonterose di imparare velocemente e rendersi utili. Ognuno ha fatto in proporzione alle proprie capacità, chi raccoglieva pomodori, chi trasportava casse dal campo al trattore, chi caricava le casse sul trattore chi poi le scaricava nell’azienda che si occupava della lavorazione. I nostri pomodori, li sentiamo un po’ anche nostri, sono stati essiccati al sole e poi messi sott’olio, il grano, che abbiamo in parte insaccato, è stato portato al mulino per essere macinato e produrre farina per i taralli. Ora siamo a casa, nella nostra realtà, vogliamo dare testimonianza di come si possa passare una vacanza diversa impegnandosi nel sociale, dando un contributo ad iniziative che vogliono con tutte le loro forze far cambiare le cose, far cambiare il paese."

Nel corso della conferenza stampa sia l’assessore Comina che l’intendente scolastica hanno ribadito che le attività di educazione alla cultura della cittadinanza e alla solidarietà proseguiranno anche nel corso del prossimo anno scolastico con incontri, dibattiti ed approfondimenti che coinvolgeranno numerosi istituti scolastici. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione Casa di Risparmio di Bolzano.

FG

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