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Saurer scrive alla Ministra Gelmini: "Mantenere le scuole per gli insegnanti"

L'assessore provinciale Otto Saurer, in un telegramma inviato alla Ministra dell'istruzione Mariastella Gelmini, chiede di non sospendere le scuole di specializzazione per gli insegnanti. "In caso contrario - sottolinea Saurer - l'Alto Adige sarebbe enormemente svantaggiato, soprattutto per ciò che riguarda le scuole tedesche e ladine".

Di recente il governo italiano ha deciso di sospendere l'accesso alle Scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario, le cosiddette SSIS attivate presso le università. Contro questa decisione ha preso posizione anche l'assessore provinciale Otto Saurer, che ha inviato un telegramma alla Ministra dell'istruzione Mariastella Gelmini per sensibilizzarla sui problemi che questa scelta potrebbe provocare in Provincia di Bolzano. "Nei paesi dell’area culturale tedesca - scrive Saurer - l’accesso all’attività d’insegnante prevede la frequenza di un corso di formazione di tipo universitario al quale si accede tramite il diploma di scuola superiore. Con l’abolizione della scuole di specializzazione si toglie alle  persone che hanno appena terminato gli studi in Austria o in Germania la possibilità di proseguire la propria formazione in Italia verso la carriera di insegnante. Si ritarda così di fatto il loro ingresso nel mondo del lavoro".

Saurer sottolinea inoltre i problemi che questa decisione del governo comporterebbe per le scuole di lingua tedesca e ladina, che sono pressochè impossibilitate a reclutare insegnanti nelle altre regioni italiane. "Il fabbisogno di personale docente nelle scuole altoatesine - prosegue l'assessore provinciale - si è ampliato, tanto che la Lub aveva deciso proprio quest'anno di allargare la propria offerta formativa ad altre classi di concorso. Al momento la maggior parte dei posti disponibili sono coperti da supplenti che attendono proprio di poter conseguire l’abilitazione all’insegnamento".

L'assessore provinciale chiude la propria missiva chiedendo alla Ministra Gelmini di consentire la prosecuzione dei corsi offerti dalla SSIS attivata dalla Libera Università di Bolzano nella propria sede di Bressanone, garantendo dunque la formazione degli insegnanti sul proprio territorio. "In caso contrario - conclude Saurer - la scuola altoatesina risulterebbe notevolmente svantaggiata. Ad essere particolarmente colpiti sarebbero gli insegnanti di lingua tedesca e ladina, ai quali nessuna università italiana avrebbe interesse ad offrire corsi in tedesco o finalizzati all’abilitazione per classi di concorso previste esclusivamente nella Provincia autonoma di Bolzano"

mb