Attualità

Conferenza stampa del Procuratore generale di Torino, Gian Carlo Caselli

Etica, legalità, giustizia. Sono queste le parole d'ordine che, negli intendimenti dell’assessore alla scuola di lingua italiana, caratterizzano l’apertura dell’anno scolastico in Alto Adige ed a tale scopo sono stati organizzati degli incontri degli studenti con alcune personalità di spicco della società civile come Gian Carlo Caselli, Moni Ovadia, Tonio Dell´Olio e Achille Rossi.

Questo pomeriggio (9 settembre) il Procuratore generale di Torino, Gian Carlo Caselli, ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Widmann con l’assessore provinciale alla scuola italiana,  all'intendente scolastica Bruna Rauzi, alla direttrice di Dipartimento, Barbara Repetto, ed al Procuratore capo di Bolzano, Cuno Tarfusser, nel corso della quale ha illustrato i temi al centro dell’inaugurazione dell’anno scolastico alla quale presenzierà domani mercoledì 10 settembre, alle ore 10,00, presso l’Istituto “Falcone e Borsellino” di Bressanone.

L’intervento di domani del Procuratore Caselli  sarà dedicato al tema “Etica, legalità e giustizia - l'attualità dell'esempio di Falcone e Borsellino”.

Senza legalità non c’è partita. La Legalità è il potere dei senza potere” saranno questi alcuni dei messaggi che il Procuratore generale di Torino, Gian Carlo Caselli, proporrà domani agli studenti dell’Istituto “Falcone e Borsellino” di Bressanone in occasione dell’apertura dell’anno scolastico.

Una scelta voluta dall’assessore provinciale alle scuole di lingua italiana per sottolineare alcuni dei valori fondanti della nostra società come la legalità e la giustizia, temi di grande attualità e sui quali da anni è impegnata la scuola altoatesina per far crescere i giovani anche sotto il profilo etico e sociale.

Nel corso della conferenza stampa odierna il Procuratore Caselli ha sottolineato l’importanza e la necessità di parlare ai giovani di legalità e di giustizia anche se oggi questi valori “sono un po’ in crisi nella nostra società. Spesso prevalgono altre Italie, quelle dei furbi, di chi considera le regole come degli ostacoli, di chi le viola…Pur non essendo riconosciuta come valore fondante la legalità continua ad essere una regola fondamentale. Senza regole non c’è partita ed a vincere sono sempre i soliti che delle regole non hanno bisogno. La legalità è il potere di chi non ha potere. Tutto ciò è importante ed è quello che domani andrò a dire agli studenti dell’Istituto “Falcone e Borsellino” di Bressanone”.

Anche il Procuratore capo di Bolzano Cuno Tarfusser ha sottolineato l’importanza della presenza a Bolzano del giudice Caselli e di dare avvio all’anno scolastico sotto il segno della legalità e della giustizia, per lanciare un messaggio forte ai giovani. Tarfusser ha quindi rinnovato la propria offerta di collaborazione e di sostegno alle scuole altoatesine su queste tematiche di grande valenza sociale.

L’intendente scolastica Bruna Rauzi ha quindi ricordato che da anni la scuola altoatesina è impegnata nel campo dell’educazione alla cittadinanza ed in questo senso si inserisce anche l'intitolazione, nel 1995, dell’Istituto di Bressanone a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Anche la direttrice di Dipartimento, Barbara Repetto, ha ribadito che la formazione alla legalità ed alla cittadinanza è uno dei compiti fondamentali della scuola.

Caselli sarà accompagnato domani a Bressanone da Tonio Dell’Olio responsabile del settore internazionale di “Libera”, l´associazione che lotta contro la mafia ed è stata fondata da Luigi Ciotti.

Gian Carlo Caselli, procuratore capo antimafia a Palermo dal 1993 al 1999, è nato il 9 maggio 1939 ad Alessandria ed è stato giudice istruttore a Torino, dove per un decennio ha condotto le inchieste su Prima Linea e le Brigate Rosse. Nel 1983 ha condotto l’istruttoria relativa al rogo del Cinema statuto di Torino. Nel Csm dal 1986 al 1990, ha guidato la procura di Palermo dal 1993 al 1999, negli anni successivi alle uccisioni di Falcone e Borsellino. Nel marzo del 1993 ha avviato l'inchiesta sul senatore a vita Giulio Andreotti ed ha firmato la richiesta di autorizzazione a procedere insieme al procuratore aggiunto Guido Lo Forte e ai pm Roberto Scarpinato e Gioacchino Natoli. Nel 1999 lascia Palermo dopo essere stato nominato direttore generale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Nel 2001 è stato nominato rappresentante a Bruxelles nell’organizzazione comunitaria contro la criminalità organizzata, Eurojust. Attualmente è procuratore generale di Torino.

FG