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Ricerca dei Nuclei di valutazione sugli esami di Stato dal 2004 al 2007

“Gli esami di Stato nelle scuole superiori dell’Alto Adige dal 2004 al 2007“ è questo il titolo della ricerca condotta dai Nuclei di valutazione per le scuole di lingua italiana, tedesca e ladina pubblicato in questi giorni a curato rispettivamente da Francesco Magno, Bernard Hölzl e Rosa Maria Mussner.

Ricerca dei Nuclei di valutazione sugli esami di Stato dal 2004 al 2007

La ricerca fornisce, come sottolinea nella prefazione la professoressa Liliana Dozza, vicepreside della Facoltà di Scienze della Formazione della LUB, un insieme di dati di grande interesse che sollecitano a compiere analisi multifattoriali ed a vari livelli della realtà scolastica altoatesina.

Il testo è il frutto di una fattiva e costante collaborazione tra i Nuclei ed i Comitati provinciali di valutazione per la Qualità del Sistema Scolastico. “Questo impegno congiunto” sottolinea la professoressa Dozza “ ha comportato un costruttivo confronto sulle differenti linee interpretative di concetti quali la misurazione delle prestazioni ed il differente peso ed interazione degli elementi valutativi che influiscono nel giudizio, espresso in forma numerica, dell’esame di Stato”.

Le tre parti in cui si articola il volume, riguardanti rispettivamente le scuole di lingua tedesca, italiana e ladina, trovano nel capitolo finale un momento di sintesi e di confronto, nonché il riconoscimento dell’arricchente e creativa diversità esistente tra le scuole dei tre gruppi linguistici del territorio altoatesino.

Seguono quindi confronti a livello internazionale dai quali emergono differenti concetti e filosofie di valutazione. La ricerca, condotta su quattro anni scolastici, ha posto le basi per la raccolta sistematica e continuativa di risultati e di elementi di contesto che possono costituire serie storiche confrontabili. Di particolare interesse è la rilevazione delle differenti scelte di sede universitaria operate dagli studenti altoatesini una volta terminati gli studi superiori.

Secondo la vicepreside della facoltà di Scienze della Formazione “La ricerca e la sua continuazione potranno fornire elementi di conoscenza e materiale di valutazione utile sia per le scelte dei decisori politici sia per le strategie educative, didattiche e di governance delle scuole autonome, al fine di condurre un numero sempre maggiore di studenti ad un reale e consapevole successo scolastico e formativo”.

FG

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