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Dal 16 al 26 aprile in mostra rinvenimenti archeologici a Castelrotto e Siusi

Presso la scuola media "Leo Santifaller" a Castelrotto l'Ufficio beni archeologici della Ripartizione beni culturali della Provincia tra il 16 ed il 26 aprile 2009 propone un'esposizione straordinaria per mostrare i ritrovamenti recenti e meno recenti effettuati nella zona di Castelrotto e Siusi. Previste due relazioni il 16 ed il 27 aprile.

Gli scavi eseguiti dall'Ufficio beni archeologici tra il 2007 ed il 2008 nella zona "Grondlboden" a Castelrotto hanno portato alla luce i resti di un abitato del tardo Neolitico (4.000 a.C.) che, grazie agli ambiti umidi del ritrovamento presenta buone condizioni di conservazione; in particolare, come spiega Umberto Tecchiati dell'Ufficio beni archeologici, sono stati rinvenuti resti in legno lavorati (quali assi, pali, ecc.) da classificare fra i più antichi finora disponibili in Alto Adige. Proprio con una relazione riferita a questi ritrovamenti in programma per giovedì prossimo 16 aprile 2009, alle ore 20.00 presso la Scuola media "Leo Santifaller" a Castelrotto, il dottor Tecchiati aprirà ufficialmente l'esposizione che l'Ufficio beni archeologici della Provincia ha inteso allestire presso l'edificio scolastico per far conoscere da vicino alla popolazione locale e a tutte le persone interessate i ritrovamenti archeologici recenti e meno recenti eseguiti nella zona di Castelrotto e Siusi. La mostra "Archeologia a Castelrotto e Siusi" resterà aperta fino al 26 aprile ed è visitabile durante gli orari di apertura della scuola media.
Accanto ai ritrovamenti di Castelrotto vi sono quelli di Siusi. Nella zona "Rungger Egg" è stato portato in luce un luogo di culto dell'età del Ferro con un rogo votivo impiegato per sacrifici di animali, un sito tra i pochi integralmente pubblicati nell'arco alpino. Di questo sito parleranno in una relazione pubblica lunedì 27 aprile 2009, alle ore 20.00 presso la Casa della Cultura a Siusi, il professore universitario Paul Gleirscher, direttore del Landesmuseum della Carinzia di Klagenfurt, e l'archeologo Hans Nothdurfter, che diresse la campagna di scavi quando era al servizio dell'Ufficio beni archeologici. I due esperti sono autori di una pubblicazione sui ritrovamenti.
In mostra vi saranno anche gli esiti degli scavi condotti in seguito ad uno sbancamento per la realizzazione di una zona residenziale in via Valzura sempre a Siusi. Qui furono rinvenute le testimonianze di un insediamento dell'antica e media Età del Bronzo; importante il muro parte di una fortificazione possente sulla cima del quale nel 1.400 a.C. fu deposto il cranio di una giovinetta quale sepoltura secondaria. 

SA