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Nuovi criteri promozione cultura italiana: autocertificazione per i rendiconti

Tutte le associazioni finanziate dalla Ripartizione cultura italiana della Provincia per le loro attività, in ambito culturale, giovanile, nel settore delle lingue e dell’educazione permanente, per le domande da presentare entro il 31 gennaio 2010 per l’assegnazione di contributi dovranno tenere presenti alcune novità introdotte con i nuovi criteri approvati nei giorni scorsi dalla Giunta provinciale. Introdotta in via sperimentale l’autocertificazione in fase di rendiconto.

Come sottolinea il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, l’obiettivo delle innovazioni introdotte è quello di garantire maggiore trasparenza in relazione ai vantaggi economici assegnati e raggiungere una certa sburocratizzazione per  le associazioni .

La novità con maggiori conseguenze è quella dell’autocertificazione in sede di rendiconto. In pratica alle associazioni basterà presentare domanda di liquidazione e su apposito modulo autocertificare le spese sostenute, invece che presentare le fatture originali. Nella compilazione dell’elenco spese i presidenti vengono sensibilizzati verso la corretta amministrazione, di cui devono tenere informati gli organi direttivi delle rispettive associazioni.

Il vicepresidente Tommasini si dice soddisfatto che la Giunta provinciale nell’ambito dell’impegno per ridurre la burocrazia nel suo apparato amministrativo, abbia accolto la proposta da lui presentata di avviare tale sperimentazione presso la Ripartizione Cultura italiana per poi estenderla ad altre Ripartizioni.

La semplificazione del procedimento di rendicontazione, che fa riferimento alla buona esperienza pregressa nel settore dell’educazione permanente, risponde anche alle indicazioni pervenute dal Nucleo di valutazione.
All’amministrazione provinciale resta comunque la facoltà di operare dei controlli a campione, previo sorteggio, sulla veridicità delle dichiarazioni e sulla correttezza della documentazione presentata.

Con la modifica dei criteri per la promazione della cultura italiana, inoltre, sono stati introdotti dei criteri qualitativi che tengono conto, da un lato, degli obiettivi strategici stilati  per la legislatura al fine di incentivare lo sviluppo culturale in ambito provinciale, e dall’altro, di precisi criteri di priorità e di alcuni parametri preferenziali. Inoltre, sono state meglio definite le spese non ammesse ai fini del finanziamento provinciale ed i requisiti dei beneficiari. In seguito ad un accordo fra Stato e Regioni per garantire uniformità tra tutte le forme di intervento a sostegno del settore dello “spettacolo professionale dal vivo” è stato introdotto un apposito articolo.

Le associazioni saranno informate direttamente delle novità contenute nei nuovi criteri con apposita circolare.

 

SA