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Inaugurata al "Trevi" la mostra "Storie di Acciaio: i volti delle Acciaierie di Bolzano

È stata inaugurata questo pomeriggio (23 settembre), presso il Centro Trevi in via Cappuccini, 28 a Bolzano dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, la mostra “Storie di Acciaio: i volti delle Acciaierie di Bolzano” che racconta uno spaccato di storia locale rilevante per lo sviluppo urbanistico e sociale del capoluogo e dell’Alto Adige. Le due sedi espositive della mostra sulle Acciaierie di Bolzano, rispettivamente presso il Centro Trevi, in via Cappuccini, 28 ed il Circolo Culturale Don Bosco, presso il Centro Syn, in piazza Don Bosco 21, rimarranno aperte sino al 22 ottobre.

Un'immagine esposta nell'ambito della mostra

Gli storici Andrea Bonoldi e Vanja Zappetti operando una selezione dei materiali della “Raccolta Acciaierie”, consegnata per la conservazione alla Biblioteca provinciale italiana “Claudia Augusta” dalla famiglia Amenduni, proprietaria dello stabilimento bolzanino dal 1995, e avvalendosi di materiali realizzati in seguito, hanno allestito la mostra “Storie di Acciaio: i volti delle Acciaierie di Bolzano”.

La Biblioteca provinciale italiana ha raccolto le foto, le “ha fatte parlare”, ha fornito le  informazioni per costruire un percorso ed una ricerca da parte degli storici, ha realizzato video e ha concepito ed organizzato gli eventi collaterali alla mostra.

Benché nei decenni la presenza delle Acciaierie a Bolzano abbia suscitato sentimenti controversi e contrapposti nella realtà locale, lo stabilimento costruito a sud di Bolzano nel 1935 dal gruppo industriale lombardo Falck, su invito di Benito Mussolini, contribuì a modificare il territorio ed il tessuto sociale locali.

Allo sviluppo dello stabilimento siderurgico delle Acciaierie sono altresì legate le vicende familiari di numerosi cittadini che per generazioni hanno trovato impiego nella fabbrica bolzanina. Si tratta, quindi, di storie di uomini e di donne che si allacciano al radicamento della comunità italiana in Alto Adige, un cammino che è importante restituire a tutta la comunità.

Il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini nel corso del suo intervento ha sottolineato che “Proprio in un momento di crisi economica come questo, in cui ci si interroga sul futuro, promuovere questa mostra dedicata all’industrializzazione locale significa non perdere di vista l’importanza e il ruolo decisivo giocato dalle Acciaierie nel corso della nostra storia. Un'azienda che ha svolto un ruolo importante nell'economia del capoluogo e della provincia nel suo complesso e che confidiamo possa continuare anche in futuro”.

L’intento primario della mostra, infatti, è quello di sottolineare l’importanza ed il ruolo che le Acciaierie hanno avuto nella storia locale per gli italiani e per tutta la comunità altoatesina dal punto di vista economico e sociale. Ha un ruolo documentale ma si prefigge anche di storicizzare le varie fasi dello stabilimento, di analizzare il ruolo dei lavoratori, il cosiddetto "paternalismo industriale" portato avanti dalla dirigenza dell'azienda, così come le relazioni industriali che hanno caratterizzato la vita delle "Acciaierie" ed i prodotti all'avanguardia che oggi, come nel passato, portano il marchio di questa azienda bolzanina.

Realizzata grazie alla collaborazione di vari enti, in primis della Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", la mostra si snoda nelle due sedi espositive bolzanine del Centro culturale Trevi e del Circolo culturale Don Bosco. Hanno svolto un ruolo importante nell'allestimento della mostra anche gli ex dipendenti che hanno collaborato alla storicizzazione di tutta la documentazione, la RAI, il teatro Stabile di Bolzano e l'Archivio storico del capoluogo.

Presso il "Centro culturale Trevi", in via Cappuccini 28, (lunedì 14.00-18.30, martedì, mercoledì, venerdì 10.00-12.30 e 14.00-18.30, giovedì 10.00-20.00, altri giorni su appuntamento: tel. 0471 300980) sarà esposta una selezione di 127 fotografie, suddivise in cinque sezioni tematiche: origini, evoluzione tecnologica e produttiva, funzione sociale, dimensione lavoro, pubblicità e fiere, e lavorazioni attuali.

Nel percorso perimetrale, in postazioni video saranno proposte le interviste televisive a testimoni eccellenti tra gli ex dipendenti e gli anziani delle Acciaierie, una vera e propria memoria dello stabilimento bolzanino e dei primordi dell’industria siderurgica a Bolzano. Tra i filmati in mostra vi saranno anche gli spot pubblicitari aziendali, tra i quali quelli della “Lama Bolzano” con il mitico Tenente Sheridan interpretato dall’attore Ubaldo Lai.

Il "Circolo culturale Don Bosco", presso il Centro Syn, in piazza Don Bosco 21, (lunedì-sabato 14.00-18.30, domenica 10.00-12.00, mattino su appuntamento: cell. 3343011973) ospiterà una trentina di altre fotografie ed una serie di filmati diversi, fra cui alcuni documentari di propaganda degli anni ‘70/’80 riferiti alla lavorazione dell’acciaio; uno spazio video proporrà la registrazione dello spettacolo “Acciaierie” prodotto dal Teatro Stabile nel 2009

I percorsi espositivi sono documentati in un catalogo ed accompagnati da un fitto programma di incontri di approfondimento presso la Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", in via Mendola 5 a Bolzano, che lo ha predisposto. L’ingresso ai percorsi espositivi, aperti al pubblico fino al 22 ottobre 2010, è gratuito.

Info: Ripartizione cultura italiana – Ufficio cultura, via del Ronco, 2 – Bolzano; tel. 0471 411230-54-58, fax 0471 411239; E-mail: cristina.alietti@provincia.bz.it; www.provincia.bz.it/cultura .

Alleghiamo il programma dettagliato delle attività collaterali e degli incontri organizzati presso la Biblioteca provinciale in lingua italiana "Claudia Augusta".

FG

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