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Riforma delle superiori, Kasslatter Mur fa il punto della situazione

Dopo la serie di incontri con direttori, parti sociali, insegnanti e genitori, Sabina Kasslatter Mur ha tracciato un primo bilancio della discussione nata attorno alla riforma dellle scuole superiori in lingua tedesca. L'assessore ha affrontato anche questioni delicate come la formazione musicale, i licei classici e la riduzione delle ore di insegnamento.

Riforma scolastica: l'assessore Kasslaatter Mur, l'Intendente scolastico Höllrigl e il direttore di Ripartizione Duregger

Il percorso della riforma delle scuole superiori ha preso il via ai primi di ottobre con le linee guida e la bozza di proposta riguardante la distribuzione territoriale degli istituti. "Quest'ultima – ha spiegato l'assessore Kasslatter Mur – si basa sulle nuove opzioni presenti a livello statale, e quindi sulla scelta di quali indirizzi offrire sul territorio altoatesino e dove. Le linee guida, invece, definiscono i principi pedagogici che ispireranno la scuola superiore del futuro: dai piani di studio agli orari delle lezioni". Dopo l'elaborazione delle prime bozze di riforma, e l'avvio delle discussioni con i partner locali, sono arrivate presso l'Intendenza scolastica tedesca e gli uffici dell'assessore Sabina Kasslatter Mur ben 220 richieste e controproposte da parte di associazioni, scuole e persone private. "Purtroppo - ha proseguito l'assessore - il tempo a disposizione per discutere le modifiche è piuttosto ridotto: i due documenti, infatti, dovranno essere portati per la prima volta in Giunta provinciale entro la metà di novembre, per fare in modo che il consiglio scolastico e il Consorzio dei Comuni abbiano il tempo necessario ad esaminarli. In linea di massima, le bozze di linee guida e distribuzione territoriale degli istituti hanno ricevuto un parere positivo, in maniera particolare dai dirigenti scolastici, anche se i contenuti sono stati criticati in maniera aspra da un numero comunque ridotto di persone".

Uno dei punti più discussi della riforma, per il mondo scolastico tedesco, è quello relativo agli indirizzi musicali. "La mia proposta - ha spiegato l'assessore Sabina Kasslatter Mur - intende porre delle nuove basi per la formazione musicale nelle scuole superiori. E' vero, non ci sarà un liceo musicale, ma l'insegnamento della materia verrà comunque garantito in alcuni indirizzi. Per quanto riguarda i docenti, questi verranno scelti da una graduatoria comune che riunirà sia gli insegnanti di musica già operativi nelle scuole superiori, sia quelli che prestano la propria attività negli istituti di educazione musicale". Secondo la Kasslatter Mur questa opzione porterà diversi vantaggi: "Innanzitutto gli studenti interessati alla musica non saranno costretti ad iscriversi ad un liceo musicale, in secondo luogo sarà possibile coltivare talenti musicali in tutte le scuole grazie alla possibilità di fare ricorso ai docenti presenti nella graduatoria". Su quest'ultimo punto si è soffermato anche l'Intendente scolastico Peter Höllrigl, il quale ha sottolineato che "la creazione di un'unica graduatoria per gli insegnanti di musica, consentirà ai professori delle scuole superiori di accedere ad un posto fisso, garantendo loro la maturazione completa di tutti i diritti previdenziali. Inoltre, le attuali strutture scolastiche adibite alla musica potranno essere sfruttate in maniera più efficiente".

Secondo passaggio delicato, quello relativo al liceo classico, che, secondo la riforma, vedrebbe la sopravvivenza di un istituto pubblico a Merano, e di due privati a Bolzano e Bressanone. "Non è stata ancora presa una decisione definitiva - ha commentato Sabina Kasslatter Mur - ma vogliamo ribadire che le condizioni per il mantenimento di un istituto devono rispettare alcuni parametri, a partire da un minimo di 20 nuovi iscritti all'anno". E, al momento attuale, i numeri non parlano a favore di alcuni licei classici: a Brunico non ci sono iscrizioni, a Merano è "saltata" la quinta classe, mentre a Bolzano mancano la prima, la terza e la quarta classe. Sulla nascita, a Bolzano, di un nuovo istituto tecnico ad indirizzo edile (una sorta di successore delle "geometri"), l'assessore provinciale ha spiegato che le richieste di prevedere un analogo indirizzo anche a Merano, Bressanone e Brunico "non potranno essere soddisfatte perchè le attrezzature sono molto costose, gli insegnanti delle materie specialistiche sono pochi, e nel nuovo istituto realizzato nel capoluogo ci sarà posto per altri 250 studenti oltre a quelli già attualmente iscritti". Capitolo istituti tecnici commerciali: l'indirizzo commercio ed economia internazionale, secondo la proposta della Provincia, dovrebbe nascere a Ora e Campo Tures, "perchè - ha precisato la Kasslatter Mur - negli altri centri ci sono scuole che offrono già indirizzi piuttosto simili, come il liceo linguistico o l'istituto tecnico per il turismo di Bolzano".

Nel fare il punto della situazione sulla riforma delle superiori, l'assessore alla scuola tedesca ha anche parlato dell'autonomia: "Sulla scelta delle materie e sulla suddivisione degli orari dobbiamo attenerci alle istruzioni provenienti da Roma - ha sottolineato la Kasslatter Mur - anche se il margine di manovra assegnato al collegio dei docenti si aggira attorno al 20% del totale. Altre due ore settimanali potranno essere messe a disposizione dei singoli istituti per materie specifiche, e un altro 10% potrà essere assegnato dalla Giunta provinciale". Sulla prevista riduzione delle ore settimanali, l'assessore ha precisato che potranno essere concesse delle eccezioni, ma soltanto in presenza di modelli innovativi di insegnamento. Ultimo punto affrontato nella conferenza stampa, è stato quello della formazione professionale: "Non abbiamo bisogno del via libera di Roma - ha spiegato Sabina Kasslatter Mur - quindi abbiamo le mani più libere anche dal punto di vista dei tempi". Il direttore di Ripartizione Peter Duregger ha comunque precisato che l'offerta della continuerà anche in futuro ad essere pianificata assieme alle parti sociali: "Una della caratteristiche positive della formazione professionale provinciale - ha concluso Duregger - è la flessibilità, e non vogliamo abbandonarla".

mb

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Riforma delle superiori, Kasslatter Mur fa il punto della situazione

L'Assessore Kasslatter Mur sulla riforma scolastica