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Tommasini: “Dai test Invalsi emerge una scuola italiana in crescita ed uniforme sul territorio”

Sono stati presentati questa mattina dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, i risultati della rilevazione degli apprendimenti relativa all’anno scolastico 2009/10. Presenti alla conferenza stampa anche la sovrintendente, Nicoletta Minnei, il presidente nazionale dell’Invalsi, Piero Cipollone, ed il responsabile del comitato provinciale di valutazione per la qualità del sistema scolastico, Francesco Magno,

L'assessore Tommasini nel corso della conferenza stampa sulle prove Invalsi

“Quella che emerge dai risultati delle prove Invalsi svoltesi in 36 istituti di lingua italiana dell’Alto Adige nel corso dell’anno scolastico appena concluso è una scuola di qualità che registra un trend di miglioramento nei risultati delle valutazioni rispetto a quanto emerso nell’anno scolastico 2008/09”.

È questa la valutazione espressa questa mattina dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risultati dei test condotti dall’Invalsi a livello provinciale relativamente all’anno scolastico 2009/10. I test sono stati condotti complessivamente in 18 istituti comprensivi e pluricomprensivi di lingua italiana della provincia, ed hanno riguardato 300 classi per complessivi 4983 allievi.

Da questa indagine complessiva è stato quindi estratto un campione di scuole per una maggiore veridicità della certificazione e questo campione ha coinvolto sempre 36 scuole per complessivi 1460 studenti. Sono stati sottoposti ai test del servizio nazionale di valutazione gli alunni delle classi II e V della scuola primaria e della I e III classe della scuola secondaria di I grado ed i risultati nei prossimi giorni saranno inviati ai singoli istituti per le opportune valutazioni.

Le classi II della scuola primaria hanno svolto una prova preliminare di lettura (2 minuti), una prova di italiano (35 minuti) ed una di matematica (30 minuti). Le classi V primaria e I secondaria di primo grado hanno svolto una prova di italiano, una di matematica (entrambe della durata di 60 minuti) ed un questionario studente (30 minuti).

Le prove di tutte le classi erano composte da quesiti, semplici (una sola domanda) o complessi (più domande collegate a uno stesso stimolo), a risposta chiusa, alcune domande erano aperte a risposta breve univoca.

Quello che emerge dai dati presentati questa mattina dalla sovrintendente Nicoletta Minnei, dal presidente nazionale dell’Invalsi, Piero Cipollone, e dal responsabile del comitato provinciale di valutazione per la qualità del sistema scolastico, Francesco Magno, è che la scuola di lingua italiana dell’Alto Adige ha avviato chiaramente un trend positivo rispetto al passato, anche se esistono spazi di miglioramento, sia per quanto riguarda il livello di apprendimento dell’italiano che della matematica, le due materie al centro delle valutazioni Invalsi.

In particolare sono emerse delle valutazioni molto positive per quanto riguarda l’apprendimento della matematica nella quinta classe della scuola primaria.

Nel corso del suo intervento l’assessore Tommasini ha sottolineato inoltre come “La realtà scolastica altoatesina sia una delle poche in Italia in cui non sono stati operati dei tagli in termini di bilancio e di docenti e dove viene rivolta una grandissima attenzione all’istruzione, alla ricerca ed alla cultura nel suo complesso”.

Dopo i risultati poco lusinghieri emersi dai test Invalsi dell’anno scorso la scuola provinciale di lingua italiana ha rivolto una particolare attenzione alla valutazione del proprio operato sulla base dei parametri Invalsi a livello nazionale e Pisa per quanto riguarda il raffronto internazionale ed ha quindi avviato un trend positivo posto in risalto, secondo Francesco Magno e dalla sovrintendete scolastica, Nicoletta Minnei, dai risultati più recenti. Resta evidente, in generale, la necessità di proseguire nel  trend di miglioramento della qualità sia per quanto riguarda la conoscenza dell’italiano che della matematica rispetto alla media nazionale ed a quella dell’ Italia settentrionale.

Indubbiamente il gap si è ridotto notevolmente con un sensibile aumento delle risposte corrette, con una riduzione del numero delle mancate risposte e delle percentuali complessive. Un altro elemento positivo, sottolineato dal presidente nazionale dell’Invalsi, Piero Cipollone, è rappresentato dal fatto che i test evidenziano la presenza sul territorio provinciale di una scuola dalle caratteristiche omogenee nella quale non si evidenziano particolari differenze tra un comprensorio e l’altro o tra i singoli istituti.

Anche questo aspetto, secondo l’assessore Tommasini, evidenzia la presenza in Alto Adige di una scuola di qualità con un’offerta formativa uniforme sul territorio provinciale che punta a realizzare pari opportunità formative tra i giovani ed, in prospettiva, a formare cittadini attivi e consapevoli del loro ruolo all’interno della società.

Alleghiamo il testo integrale della cartella stampa con le relative tabelle esplicative.

 

FG

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