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Studio PISA: scuola italiana in leggera crescita nella lettura

"Nella lettura c'è un leggero miglioramento, ma sono solo parzialmente soddisfatto". Così l'assessore provinciale alla scuola italiana Christian Tommasini commenta i primi dati dello studio PISA che valuta il livello di preparazione degli studenti. "Per il futuro - prosegue - puntiamo ad una maggiore sensibilizzazione del sistema scolastico sull'importanza di queste valutazioni".

Studio PISA: gli assessori Tommasini e Kasslatter Mur con Rudolf Meraner e Paolo Lorenzi

Lo studio PISA 2009 conferma che la scuola altoatesina è all'avanguardia a livello europeo, ma che c'è ancora parecchia strada da percorrere. Non essendo disponibili i dati disaggregati per gruppi linguistici relativi alla matematica e alle scienze, gli assessori provinciali Christian Tommasini e Sabina Kasslatter Mur, nonchè l'ispettore scolastico Paolo Lorenzi e il direttore dell'Istituto pedagogico tedesco Rudolf Meraner, si sono concentrati sui risultati delle prove di lettura. "La scuola italiana - ha sottolineato Tommasini - fa registrare una leggera crescita, passando dai 480 punti del 2006 ai 486 punti del 2009, ma non è ancora sufficiente. Valuto positivamente l'assottigliamento della fascia relativa agli studenti di livello più basso a vantaggio dei livelli intermedi, ma sono solo parzialmente soddisfatto per i risultati raggiunti. Lo studio PISA è la fotografia dei nostri 15enni, e per questo in futuro puntiamo a sensibilizzare tutto il mondo della scuola in lingua italiana: occorre comprendere che questo tipo di valutazioni esterne, dal PISA alle prove Invalsi, sono sempre più importanti".

Tornando ai dati relativi alla lettura, l'Alto Adige (sia la scuola italiana che quella tedesca) si piazza attorno alla media OCSE, mentre sono più lusinghieri i risultati ottenuti in matematica (507 a fronte di una media OCSE di 496) e nelle scienze (513, media OCSE 501). Per quanto riguarda i dati della scuola italiana su lettura e comprensione del testo spiccano alcune particolarità: molto bene i licei (551), leggermente sotto la media gli istituti tecnici (485), mentre i dati peggiori arrivano da istituti professionale (391) e formazione professionale (386), con la forbice tra queste due scuole che si è decisamente ridotta. "Ciò conferma - ha proseguito Tommasini - che le due realtà dell'istruzione professionale sono ormai paragonabili, e proprio in questa direzione si muove la riforma scolastica. Nella scuola italiana il range delle valutazioni è molto ampio, con punte di eccellenza superiori alle scuole tedesche, ma anche con una maggior presenza di studenti nei livelli più bassi. Occorre lavorare molto sulle fasce centrali per dare più equilibrio al nostro sistema, anche se i primi segnali da questo punto di vista sono incoraggianti".

Per quanto riguarda la scuola tedesca, l'assessore Sabina Kasslatter Mur ha sottolineato che "la lettura e la comprensione del testo sono competenze chiave nel percorso di formazione di una persona. Tanto più in una società, come la nostra, caratterizzata da un flusso enorme di informazioni: vogliamo lavorare su questo punto per ottenere risultati migliori nel 2012". Lo studio PISA, promosso dall'OCSE, è la più ampia comparazione mondiale del profitto scolastico, visto che coinvolge ben 65 paesi. I test misurano conoscenze e abilità degli studenti di 15 anni e servono per valutare i sistemi formativi ma non la singola scuola, il singolo insegnante o il singolo studente.

Dati e grafici sui primi risultati dello studio PISA 2009 relativi sono disponibili su internet all'indirizzo www.schule.suedtirol.it/pi/themen/pisa09.htm.

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mb

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Scuola: i risultati dello studio PISA

L’Assessore Tommasini sui risultati delle scuole italiane

L’Assessore Kasslatter sui risultati delle scuole tedesche