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Riforma delle superiori tedesche e ladine: cambiano criteri organizzativi, materie e orari

Con le sette delibere approvate dalla Giunta provinciale - che hanno ridisegnato i curricola, il piano dei corsi, i quadri orari e il piano di distribuzione territoriale delle scuole - prende piede la riforma dell'istruzione superiore in Alto Adige. Criteri organizzativi, direttive per licei e istituti tecnici di lingua tedesca e ladina sono stati illustrati oggi (14 dicembre) a Bolzano dagli assessori provinciali Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner nella conferenza stampa assieme al collega Christian Tommasini, che ha spiegato le novità per la scuola italiana (si veda comunicato a parte).

"Siamo all'inizio di un lungo percorso di attuazione della riforma dell'istruzione - ha esordito a Palazzo Widmann Sabina Kasslatter Mur - che verrà affrontato concretamente passo passo nel prossimo anno scolastico nei tre pilastri della scuola superiore in Alto Adige: la formazione professionale, i liceo e gli istituti tecnici." Un percorso di riordino che porterà a luglio 2015 alla prima pagella dell'ex maturità.

Riguardo alle linee guida per licei e istituti tecnici approvate dalla Giunta, Kasslatter Mur ha ricordato che "per la prima volta questi criteri si orientano non più alla sola trasmissione di conoscenza, ma anche di competenze." Le direzioni nelle scuole superiori tedesche passano da 25 a 22, "ma accorpare le direzioni non significa cancellare le scuole", ha precisato Kasslatter Mur facendo l'esempio del liceo classico Beda Weber di Merano, dove viene soppressa la direzione ma non l'offerta formativa. La riforma ha ridotto anche l'offerta scolastica di una decina di indirizzi e di una dozzina il numero delle sedi di istituto.

Il riordino dell'insegnamento nella scuola tedesca prevede tra l'altro un massimo di 4,5 ore di lezione al mattino (pausa esclusa), e di 7 ore al giorno. Per recuperare ore da destinare all'insegnamento della seconda lingua, il contigente orario delle singole materie è stato ridotto in media di 15 minuti. Tra le novità dell'offerta formativa rispetto a quanto previsto dal Ministero figurano l'introduzione di "diritto ed economia" nel primo biennio dei licei classico, linguistico, scientifico, la conferma di latino nel triennio del liceo linguistico e della materia "scienze naturali" nel triennio del liceo per le scienze sociali, l'introduzione di "geografia economica" nel secondo biennio degli istituti per l'economia.

L'assessore Florian Mussner dal canto suo ha ricordato che si è riusciti a mantenere l'offerta formativa nelle valli ladine e ha ribadito l'importanza per la minoranza delle due ore obbligatorie di ladino nelle superiori in val Gardena e Badia. L'obiettivo futuro è quello di equiparare il diploma superiore nelle scuole paritetiche ladine al patentino B, attraverso una certificazione o una modifica della norma di attuazione dello Statuto."Il rinvio di un anno dell'applicazione della riforma in Alto Adige è servito per fare i conti con un necessario cambiamento culturale e calibrare l'offerta formativa nei singoli istituti", ha aggiunto Mussner. Così a Ortisei è stato creato un polo scolastico a direzione unica con un istituto tecnico a indirizzo economico, un liceo artistico e una scuola professionale per l'artigianato artistico. A La Villa invece la nuova direzione abbraccia un istituto tecnico per i servizi economici e un liceo, il cui indirizzo - linguistico oppure si scienze sociali - verrá deciso dai competenti organi scolastici. Ora verrà avviata una capillare attività di informazione per i 254 studenti ladini di terza media che nel 2011 dovranno scegliere se e come proseguire negli studi.

   

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