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Tommasini in Giunta: non immersione, ma potenziamento della seconda lingua

Oggi (17 gennaio) nella seduta della Giunta provinciale l'assessore all'istruzione in lingua italiana Christian Tommasini ha informato sui programmi e i progetti che la scuola italiana intende sviluppare per favorire l'insegnamento della seconda lingua. "Si punta sul miglioramento delle competenze degli alunni anche attraverso l'utilizzo delle metodologie CLIL (content and language integrated learning)", ha spiegato Tommasini precisando che non si tratta di immersione.

"Vogliamo formare cittadini bilingui per dare a tutti pari opportunità di partecipare allo sviluppo della nostra terra e della nostra autonomia - ha sintetizzato l'assessore Tommasini - e per questo vogliamo estendere il potenziamento e il miglioramento dell'insegnamento della seconda lingua, seguendo le direttive della delibera 5053/97 e le indicazioni provinciali per il primo ciclo approvati dalla Giunta provinciale."

Nella relazione ai colleghi del Governo provinciale Tommasini si è richiamato alla delibera 5053, confermata con legge provinciale nel 2008, che prevede "la possibilità di aumentare fino al 50% le ore di seconda lingua, con la facoltà di veicolare anche argomenti che riguardano per esempio la storia, la geografia o la matematica." Il tutto salvaguardando in ogni caso la configurazione della disciplina nella lingua madre e mantenendo al docente titolare la competenza sulla valutazione della stessa.

Non si tratta dunque "nè di immersione nè tantomeno di 'scuola mista', bensì di progetti di potenziamento, che hanno dimostrato di funzionare attraverso le sperimentazioni", chiarisce l'assessore Tommasini. "Queste metodologie  permettono infatti  agli studenti di sperimentare nella pratica l'uso della lingua tedesca che in questo modo assume maggiore interesse e acquista la vivacità del contenuto che viene veicolato", osserva l'Assessore.

Ciò che contraddistingue l’insegnamento CLIL è l’attenzione contemporanea all’insegnamento linguistico e all’insegnamento disciplinare. Infatti in un insegnamento CLIL si ritiene che si debba perseguire l’equilibrio fra i due, non sacrificando l’uno all’altro e viceversa. L’insegnamento in immersione privilegia invece l’apprendimento della disciplina in una lingua.

Oltre a questo aspetto, nella sua relazione ai colleghi di Giunta Tommasini ha posto oggi l'attenzione sull'importanza dell'attività extrascolastica, attraverso il potenziamento dei progetti pomeridiani e gli scambi con la scuola tedesca. "In questo modo si possono aumentare di molto le ore di esposizione e quelle di utilizzo complessivo della seconda lingua, rispettando l'articolo 19 dello Statuto e il principio della scuola in madrelingua", conferma Tommasini. La scuola certo può fare molto, ma per raggiungere l'obbiettivo di avere cittadini bilingui "è necessario che i nostri ragazzi si incontrino e si frequentino nella vita di tutti i giorni", conclude Christian Tommasini. 

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