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Tutela beni culturali: presentata relazione annuale 2009

La relazione annuale 2009 sull'attività di "Tutela dei beni culturali in Alto Adige" è stata presentata nella mattinata di oggi, venerdì 25 febbraio 2011, presso la Residenza Rottenbuch a Bolzano dall'assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur, con il direttore di Ripartizione Leo Andergassen e le direttrici dei tre uffici Waltraud Kofler Engl (beni architettonici/artistici), Catrin Marzoli (beni archeologici) e Christine Roilo (Archivio provinciale).

L'assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur presenta il volume "Tutela dei Beni culturali 2009" (FOTO: USP/A.Pertl)

Senza passato non vi è futuro e senza conoscere il üassato è difficile pensare e progettare il futuro, così ha detto l'assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur ricordando come la cultura svolga il ruolo di dialogare fra le diverse epoche. A tal riguardo ha ricorda anche la recente istitutzione del Centro di Storia Regionale, grazie anche all'impegno dell'Archivio provinciale e di altri partner. Come ha sottolineato "non dobbiamo stancarci di elaborare idee che incentivino il gradimento ed un approccio positivo al nostro patrimonio culturale". Riepilogando, ha detto che nel 2009 sono stati ben spesi circa 10 milioni di soldi dei contribuenti; 5,3 milioni per la conservazione dei beni architettonici ed artistici (evase 202 richieste di proprietari privati e pubblici), 3,5 milioni per gli scavi archeologici ed 1 milione circa sono stati impiegati dall'Archivio provinciale.
Il direttore della Ripartizione Leo Andergassen ha posto in evidenza i 16 nuovi vincoli di tutela approvati citando alcuni esempi, tra i quali il maso Plobn-Haisl a Pill, un'antica costruzione in legno, fra le più esposte a rischio di trasformazione. Un altro esempio positivo è stata l'acquisizione del fondo tirolese dell'Archivio dei Conti Welsperg. 
Come ha sottolineato Waltraud Kofler Engl, dei 5,3 milioni spesi nel 2009 per contributi a proprietari pubblici e privsati il 46 per cento è stato distinato a beni sacrali, mentre il 54 per cento a beni profani. Sono stati restaurati 150 beni architettonici profani, di cui oltre cento fra costruzioni rurali ed edifici urbani. 93 i beni sacri sottoposti ad interventi di restauro. Fra questi l'intervento al tetto del Duomo di Bolzano con rivestimento in tegole a coda di castoro smaltate e quello del campanile della chiesa di Santa Caterina a Curon sommersa in seguito alla creazione del bacino artificiale di Resia.
300 gli scavi archeologici condotti nel 2009, come ha riferito, Catrin Marzoli, direttrice reggente dell'Ufficio beni archeologici subentrata a Lorenzo Dal Rì pensionato dal 1. aprile 2010. Tra quelli più rilevanti ha citato gli scavi assai estesi a quello che in epoca romana fu un emporio commericale a Vadena, e quelli alla Villa Romana di San Paolo/Appiano che sarà musealizzata.
Nel 2009 l'Archivio provinciale, come ha detto la sua direttrice Christine Roilo, ha potuto acquisire un fondo molto rilevante, quello dei Conti Wesperg, l'archivio fotografico Foto Excelsior che documenta la vita cittadina di Bolzano e l'archivio della Fondazione S.Nicolò di Merano. In collaborazione con la Biblioteca Civica "Cesare Battisti" è stata curata la pubblicazione "Libri sotto il Littorio" sui fondi librari di epoca fascista conservati dalle due istituzioni, ovvero il Fondo Fascismo presso la Civica ed il Fondo Ex Gil presso l'Archivio provinciale.
Altro dato positivo l'incremento del 10 per cento delle presenze, che nel 2009 sono state in totale 4.115 su 245 giorni di apertura dell'archivio. 

Il volume "Tutela dei Beni culturali in Alto Adige 2009" è in vendita presso le librerie. 

 

SA

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