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LiberaMente2011: Giovani a confronto con tema: Democrazia, partecipazione e cittadinanza attiva

Il progetto voluto dal vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, per i giovani LiberaMente 2011 entra nel vivo della discussione con il primo dei tre incontri programmati. Oggi, venerdì 1° aprile 2011 gli 80 ragazzi partecipanti, dopo essersi confrontati con Tommasini, hanno incontrato Giovanni Moro ed Hermann Atz per discutere il tema "Democrazia, partecipazione e cittadinanza attiva.

LiberaMente2011: Giovani con vicepresidente Christian Tommasini a confronto con tema: Democrazia, partecipazione e cittadinanza attiva

Gli incontri con i relatori, uno di lingua italiana del panaorama nazionale, Giovanni Moro, ed uno di lingua tedesca del panorama locale, Hermann Atz, sono stati moderati dal curatore scientifico di LiberaMente 2011, Francesco Palermo, professore associato di diritto pubblico comparato presso l'Università di Verona e direttore dell'Istituto per studi sul federalismo e regionalismo dell'EURAC di Bolzano. I seminari sono stati preceduti dall'incontro mattutino del vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, con i ragazzi partecipanti, con i quali in una sorta di rassegna stampa dei quotidiani del giorno aveva affrontato temi nazionali e locali inaugurando la parte seminariale del percorso di formazione LiberaMente 2011. LiberaMente 2011 è la nuova edizione del progetto voluto da Tommasini che punta a coinvolgere i giovani nella costruzione dell’Alto Adige del futuro.
Giovanni Moro, figlio dello statista scomparso tragicamente Aldo Moro, è presidente di "Fondaca" Fondazione per la cittadinanza attiva di Roma la cui mission è incentrata sulla cittadinanza intesa come fenomeno plurale e multiforme che pone in essere mutamenti importanti dei sistemi democratici delle società contemporanee improntati da nuovi ruoli per i cittadini nella sfera pubblica.
Con i ragazzi di LiberaMente Moro ha operato una lettura positiva della partecipazione sfatando alcuni luoghi comuni. Un aspetto posto in chiaro è il fatto che la partecipazione attiva dei cittadini si realizza con minor difficoltà in presenza di strutture che accompagnano questo processo, mentre tra i singoli si riscontra scarsa intraprendenza personale.

Hermann Atz, responsabile scientifico del Centro di ricerca sociale e demoscopia "apollis" di Bolzano, ha presentasto ai ragazzi una carrellata di dati statistici rilevati dall'Istituto provinciale di statistica ASTAT riferiti ai givani altoatesini, alle loro frequentazioni, all'uso dei social network ed all'influsso che essi hanno nel cambiare la percezione dei rapporti fra persone.

La discussione che ha fatto seguito agli incontri frontali con i due relatori, che sono intervenuti l'uno in italiano e l'altro in tedesco, è stata vivace ed improntanta su un forte bilinguismo. I ragazzi hanno mostrato grande interesse in particolar modo in merito ai temi legati al dialogo fra gruppi etnici, reagendo alle considerazioni riferite alla separazione dei giovani dei gruppi linguistici proposta dai dati statistici. Nel pomeriggio i giovani hanno approfondito le tematiche in workshop per piccoli gruppi.

Il prossimo seminario in programma per mercoledì prossimo, 6 aprile, porterà i giovani ad affrontare il tema dello "Sviluppo sostenibile del territorio" assieme a Vera Besse e Stefano Fattor.    

SA

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