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Capitale della cultura 2019: il Nordest incontra la Bulgaria

Primo incontro per favorire la conoscenza e lo scambio tra il Nordest e sei città bulgare, ovvero le candidate dei due Paesi nei quali l’UE individuerà la Capitale europea della cultura 2019: il workshop internazionale "Venezia Nordest incontra la Bulgaria", svoltosi oggi (7 giugno) a Venezia con l’ambasciatore bulgaro e quello italiano, è stato promosso dal Consiglio direttivo "Venezia Nordest 2019", presieduto dalla Provincia di Bolzano con la direttrice del Dipartimento cultura italiana Katia Tenti. L'Alto Adige si dedicherà in particolare a sviluppare i temi del multilinguismo e della sostenibilità.

L'ambasciatore bulgaro Todor Stoyanov (terzo da sinistra) e la presidente del Consiglio direttivo Katia Tenti (ultima a destra) durante i lavori a Venezia

Dopo l'ultima esperienza di Genova nel 2004, il titolo di Capitale europea della cultura tornerà in Italia nel 2019: un anno interamente dedicato alla cultura che vedrà affiancata all'Italia la Bulgaria. Sono infatti due le capitali europee scelte ogni anno, una in rappresentanza della vecchia Europa e una in rappresentanza dei Paesi di più recente accesso all’Unione. Il seminario "Venezia con il Nordest incontra la Bulgaria", svoltosi oggi (7 giugno) sull’Isola di San Servolo a Venezia, si allinea alle direttive europee per favorire un primo momento di conoscenza e scambio con tutte le città candidate a rappresentare la Bulgaria (Burgas, Kyustendil, Plovdiv, Ruse, Sofia, Veliko Tarnovo), avviare eventuali progetti di collaborazione in vista del traguardo del 2019. La candidatura dell’area del Nordest, come noto, è promossa da Comune e Provincia di Venezia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Alto Adige e Trentino. Il progetto di candidatura si concentra sul rapporto tra cultura ed economia, ovvero sulla cultura come una chiave per il rilancio del tessuto economico del territorio del Nordest.

Le collaborazioni tra le due Capitali europee della cultura, secondo gli auspici della Commissione europea, devono promuovere lo sviluppo di progetti culturali, favorire lo scambio di artisti, di opere e altri beni culturali, stimolare gli scambi culturali tra i due Paesi, soprattutto nei giovani, favorire il dialogo e l’integrazione. Nel workshop internazionale - presenti anche l'ambasciatore bulgaro Todor Stoyanov e quello italiano a Sofia, Stefano Benazzo, che hanno ribadito i buoni rapporti già avviati tra i due Paesi - si è fatto anche il punto sulla bozza di programma di candidatura da presentare entro la fine del 2013 e sulle attività in corso nel Nordest, che puntano a coinvolgere le reti economiche e culturali, presentare la candidatura sul territorio, allacciare rapporti internazionali in Europa, come ha spiegato la presidente del direttivo Katia Tenti. Dal punto di vista del progetto culturale, l’Alto Adige indirizzerà i propri sforzi nello sviluppo dei temi del multilinguismo e della sostenibilità. I lavori del workshop sono proseguiti nel pomeriggio con i direttori di candidatura (per Venezia Nordest Maurizio Cecconi) e con Jürgen Fischer-Pass, coordinatore del programma Ruhr 2010 che ha coinvolto 53 città: una candidatura territoriale che porta vantaggi - ha detto - crea una rete che dura nel tempo e fa crescere l'orgoglio dei cittadini nel contribuire a raggiungere un simile traguardo.

In base alla marcia di avvicinamento alla designazione, nel gennaio 2013 il governo italiano emetterà il bando cui le città o le aree regionali interessate dovranno rispondere entro i dieci mesi successivi. Una commissione composta da rappresentanti dell’UE e del Governo italiano valuterà le proposte e nei primi mesi del 2015 il Consiglio d’Europa renderà nota la vincitrice italiana.

pf

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