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Siglato l'accordo tra scuola e mondo del lavoro nell'ambito del convegno "Skills for Jobs -Schools at Work"

Momento importante questa mattina nell’Auditorium dell’Eurac a Bolzano per la firma del protocollo d’intesa tra le scuole di lingua italiana della provincia e le principali organizzazioni imprenditoriali del mondo del lavoro locale che impegna tutti i partner coinvolti a collaborare alla promozione di iniziative condivise nelle istituzioni scolastiche. La cerimonia si è svolta nell’ambito del convegno "Skills for Jobs -Schools at Work. Scuola,economia e lavoro insieme oltre la crisi” organizzato dal Dipartimento scuola italiana.

Foto di gruppo dopo la firma del protocollo d'intesa

L'evento "Skills for Jobs -Schools at Work. Scuola,economia e lavoro insieme oltre la crisi" tenutosi questa mattina (15 novembre) nell'Auditorium dell'Academia Europea di Bolzano è stato promosso dal Dipartimento alla cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana che ha istituito presso l'intendenza Scolastica Italiana il Servizio Innovazione e Buone Pratiche. Il nuovo servizio ha lo scopo prioritario di potenziare il legame fra istituzioni scolastiche ed enti dell'extrascuola e creare sinergie che offrano agli studenti la possibilità di fare esperienze significative in termini sia di arricchimento delle competenze, sia di orientamento.

Il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, si è dichiarato particolarmente soddisfatto della rispondenza ottenuta dalle associazioni di categoria del mondo economico alla proposta avanzata dal Servizio Innovazione e Buone Pratiche ed ha definito la firma del protocollo d'intesa come un "momento fondamentale" nel processo di avvicinamento e di integrazione tra il mondo della scuola ed il mondo del lavoro.

Un aspetto importante, secondo l'assessore Tommasini, è rappresentato dalla riforma radicale del processo di orientamento scolastico e professionale per fornire ai giovani gli strumenti di una nuova competitività che consenta loro di esprimere appieno le loro capacità e professionalità.

"La creazione di una piattaforma comune tra la scuola ed il mondo del lavoro è uno dei progetti strategici  di questa legislatura per assicurare alle giovani generazioni un inserimento proficuo nelle imprese, in grado di valorizzare le potenzialità del singolo a favore della società nel suo complesso.

A questo scopo è fondamentale cercare una sorta di ‘rete neuronale' tra scuola ed impresa nell'ambito della quale la politica ha il compito di raccogliere e di sostenere gli input positivi dell'imprenditorialità e della scuola. Solo grazie a questa rete di rapporti sarà possibile contribuire ad un'inversione di tendenza rispetto alla crisi, darci nuovi stimoli per le sfide che ci attendono". Analoghi concetti sono stati quindi ribaditi ed ulteriormente approfonditi dall'intendente scolastica per le scuole di lingua italiana, Nicoletta Minnei.

È seguito l'intervento di Innocenzo Cipolletta, presidente dell'Università di Trento, il quale ha analizzato il ruolo fondamentale della formazione dei giovani, sia di carattere umanistico che scientifico, per affrontare in maniera adeguata le sfide, sempre più importanti, che attendono la nostra società. Nel suo intervento Cipolletta ha però voluto sfatare il luogo comune secondo il quale il futuro dei nostri giovani è particolarmente impegnativo affermando che "Il futuro è sempre stato incerto ed è questa la sua bellezza".

"Davanti a noi c'è un mondo in forte crescita, ad un tasso annuo del 4 - 5%, ed i nostri orizzonti devono spaziare al di là dell'ambito europeo nella consapevolezza che è in atto un riequilibrio complessivo  a livello planetario tra Paesi sviluppati e Paesi emergenti che solo ora si affacciano alla crescita ed al benessere diffuso. È verso questi Paesi che dobbiamo orientare il nostro approccio globale, approfittando con le nostre aziende di questa importante occasione di crescita e di sviluppo.

La nostra è ormai un'economia matura definita ‘di sostituzione' orientata sempre più verso le nuove tecnologie che ci consentono di migliorare costantemente i beni ed i servizi di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo, in sostanza, aprirci il più possibile alle altre culture per poter rispondere alla richiesta di prodotti che viene dai Paesi emergenti". 

In questo ambito un ruolo fondamentale viene svolto dalla scuola  che "deve educare all'imprenditorialità, stimolare al lavoro di gruppo ed abituare i giovani ad affrontare in prima persona i problemi reali".

È seguita la firma del protocollo d'intesa tra il Dipartimento edilizia abitativa, cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana, la Sovrintendenza scolastica italiana e le Associazioni di categoria.

Alla proposta hanno aderito APA (Associazione Provinciale dell'Artigianato), Associazione Liberi Professionisti Altoatesini, Assoimprenditori Alto Adige, Banca di Trento e Bolzano, Camera di Commercio di Bolzano, Caritas, Cassa di Risparmio, Confcooperative, Confesercenti Alto Adige, Confprofessioni Alto Adige - Südtirol, Federazione Cooperative Raiffeisen, Federazione

Provinciale Coldiretti, Legacoopbund, PensPlan Centrum, SpA, TIS Innovation Park, Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, Unione Albergatori e Pubblici Esercenti, Unione Commercio, Turismo Servizi, CNA (Unione Provinciale degli Artigiani e delle Piccole Imprese),, USEB (Unione Settori Economici di Bolzano), SWR (Südtiroler Wirtschaftsring). L'intenzione è di allargare successivamente il protocollo d'intesa anche all'ambito del settore sociale.

Alla successiva tavola rotonda hanno preso parte, oltre all'assessore provinciale alla scuola e cultura italiana,  Christian Tommasini, Innocenzo Cipolletta, presidente dell'Università di Trento, Michl Ebner, presidente della Camera di Commercio, Federico Giudiceandrea, Microtec Srl, Ivan Bozzi, presidente dell'USEB, Claudio Corrarati, presidente CNA-SHV e Lorenzo Vianini della Consulta degli studenti.

 

FG

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L'Assessore Christian Tommasini illustra le finalità dell'accordo tra mondo scolastico e mondo del lavoro

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