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LiberaMente: prossima tappa a Bruxelles dal 6 al 9 dicembre

La prossima tappa del progetto LiberaMente 2012, promosso dal Dipartimento cultura itlaiana della Provincia, è a Bruxelles dal 6 al 9 dicembre dove i ragazzi lavoreranno assieme a personalità di rilievo per strutturare in maniera ancora più precisa e approfondita le loro visioni europee. Sei quelle nate dalla prima fase del progetto conclusosi con il workshop di tre giorni a Merano dal 23 al 25 novembre.

Dopo gli incontri con ospiti di prestigio ed il workshop a Merano i ragazzi di LiberaMente saranno a Bruxelles per incontri di rilievo dal 6 al 9 dicembre.

Gli ospiti del campus di Bruxelles con i quali lavorerà il gruppo di giovani per approfondire le eurovisioni sono Juliane Matthey della piattaforma Eurotopics (www.eurotopics.net), Gian Paolo Accardo della piattaforma Presseurope (www.presseurope.eu), Markus Warasin (Responsabile dell'Ufficio stampa del Parlamento europeo), Marco Zatterin (corrispondente della Stampa da Bruxelles) e le associazioni giovanili europee European Youth Forum e European Students Union.
Come sottolinea l'assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, "Vogliamo dare vita a un vero e proprio ‘think tank' che garantisca ai giovani la possibilità di confrontarsi con esperti di rilievo e tra di loro sui temi che saranno decisivi per il loro futuro e quello di tutto il nostro territorio".

Sei le eurovisioni nate nella prima parte del percorso di LiberaMente 2012, terminato con il workshop di tre giorni a Merano dal 23 al 25 novembre che si è concluso con la serata pubblica e l'incontro con il mondo delle associazioni locali presso la Sala civica di Merano.   
Formazione e scuola - Un imperativo: cambiare la formazione e renderla più personale e integrativa. Attivare uno scambio europeo tra approcci diversi alla formazione (multilinguistica, multiculturale). Riportare al centro l'atteggiamento critico e proattivo dello studente;
Il ruolo della rete - L'online sostituisce e inevitabilmente limita l'incontro nella vita reale e lo scambio diretto. La Rete può essere uno strumento potente: ribaltiamone l'uso per riportare le persone a incontrarsi e creare insieme sulla base di interessi comuni;
Le minoranze e il rapporto tra locale e globale - Quale identità per le minoranze? Confrontarsi sulle esperienze per creare soluzioni comuni e disegnare insieme la strada verso l'identità multiculturale europea. Valorizzare le testimonianze di chi ha vissuto un percorso di integrazione.
Innovazione nella politica - La politica è sempre più sentita come imposta, un corpo estraneo alla società che non ha più un ruolo attivo.La società europea deve riguadagnare una centralità nel poter fare proposte e discutere: la cooperazione tra cittadini attraverso il web sarà la risposta;
L'artigianato, i mestieri e l'innovazione - L'artigianato, risorsa enorme per la società italiana in Europa rischia l'oblio. Mettere l'artigiano e la piccola impresa in contatto con la creatività e le idee dei giovani e le nuove tecnologie li renderà di nuovo protagonisti: una forza dirompente per lo sviluppo europeo.
La cultura - La cultura, il folklore, e l'arte, espressioni nello stesso tempo di unicità e comunione nel pensiero europeo si allontanano dalle persone. Occorre trovare nuovi contesti e nuovi modi per riportare la cultura a contatto con la gente comune, tramite la cooperazione.

Queste visioni sono state formulate dai ragazzi a seguito di discussioni e riflessioni sui grandi temi sul futuro dell'Europa e sul loro futuro;  in questo sono stati aiutati da ospiti di prestigio come il giornalista Ilvo Diamanti che ha incontrato il gruppo lo scorso 12 novembre all'Università di Bolzano sul tema "I giovani e la partecipazione in Europa", il professor Tito Boeri venerdì 23 novembre intorno al tema "I giovani e il mercato del lavoro in Europa" e il presidente del Comitato promotore della candidatura Venezia Nordest Capitale europea della cultura 2019.

 

 

SA

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