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Assessora Kasslatter Mur ai ministri: sgravio fiscale delle borse di studio

In una lettera indirizzata ai ministri dell'economia e finanze, Fabrizio Saccomanni e per l'istruzione pubblica, università e ricerca scientifica Maria Chiara Carrozza, l'assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur sollecita nuovamente lo sgravio fiscale delle borse di studio o in alternativa la modulazione della tassazione in base al reddito.

La legislazione italiana sottopone a tassazione buona parte delle borse di studio, assimilando tali sussidi a reddito da lavoro dipendente.
Come fa presente l'assessora Kasslatter Mur nella lettera inviata ai ministri, la situazione è abbastanza paradossale ed iniqua, se si considera che vengono tassate le borse di studio percepite dagli studenti della scuola primaria, secondaria, professionale e, in provincia di Bolzano, anche le borse di studio post lauream, mentre restano esenti dalla tassazione le borse dis tudio erogate dalle Regioni e dalle Province autonome agli studenti universitari per la frequenza di un corso di laurea o laurea magistrale.
In Alto Adige, inoltre, non godono delle esenzioni fiscali previste, perché erogate dalla Provincia e non dall'Università, le borse di studio che Università ed Istituti assimilati erogano, in particolare, per tirocini post lauream, per Master post-universitari e per dottorato.
Si tratta come prosegue l'assessora di una disparità di trattamento che non trova giustificazione né giuridica, né logica. Da un lato viene riconosciuta la valenza sociale delle borse di studio quali strumenti di promozione del diritto allo studio, dall'altro, però, a livello concreto vi è uno svilimento dato che le borse di studio vengono sottoposte a tassazione (neppure agevolata) in modo tale che gli importi netti percepiti dagli studenti e dalle loro famiglie risultano spesso di gran lunga inferiori a quanto potrebbe essere riconosciuto loro in caso di esenzione fiscale.
Inoltre, se il contributo percepito, oltre ad essere sottoposto a tassazione, supera la soglia dei 2.840,51 Euro, prevista dall'attuale normativa fiscale per poter considerare un familiare fiscalmente a carico, lo studente non può più essere considerato a carico della famiglia, con un maggiore onere fiscale per le famiglie stesse. Aspetti questi che in un momento di crisi economica e sociale come quello attuale va ad incidere in maniera significativa sull'effettiva promozione del diritto allo studio.
Per tale ragione l'assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur sollecita nuovamente lo sgravio fiscale delle borse di studio o in alternativa la modulazione della tassazione in base al reddito del percipiente e/o del suo nucleo familiare con la previsione di una "no tax area" per redditi al di sotto di una determinata soglia, collocabile per esempio tra i 12.000 ed i 16.000 Euro. 

SA