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L'assessore Tommasini ed il direttore Russo ricordano Farias

Ricordando Giuseppe Farias, a lungo ispettore della formazione professionale provinciale, defunto ieri 4 agosto, l'assessore provinciale Christian Tommasini assieme al direttore dell'Area formazione professionale Franco Russo, sottolineano come nel suo ruolo egli abbia intrapreso una profonda riforma dei contenuti dei percorsi di qualificazione e dell'organizzazione delle strutture. Nell'attività di riforma ha sviluppato un progetto che prefigurava una pari dignità dei corsi di qualificazione e di apprendistato.

Giuseppe Farias, fisico di formazione, insegnante e poi preside all'ITI di Bolzano, assessore alla scuola e cultura nel Comune di Bolzano, membro del gruppo di fondazione della rivista "Il Mulino", per lunghi anni ispettore della formazione professionale della Provincia di Bolzano.  Come fanno presente l'assessore Tommasini ed il direttore Russo, negli anni ‘60 e ‘70 Farias ha segnato in modo significativo il dibattito politico e culturale a Bolzano sia per quanto riguarda l'autonomia della provincia che le politiche formative attribuendo alla formazione professionale dignità sia nei contenuti che nell'articolazione dei programmi. Nasce così nel 1966, da un programma fortemente innovativo, voluto e ideato dal prof. Giuseppe Farias, il progetto del Centro di formazione professionale "L.Einaudi" di Bolzano che inizierà a funzionare nel 1975. L'architettura funzionale del complesso esprime equilibrate proporzionalità fornendo elementi di bellezza che rappresentavano nel canone pedagogico di Giuseppe Farias, condizioni che favoriscono l'apprendimento e una socialità cooperante.
Egli, originario dalla Calabria, ha visto nell'autonomia della nostra provincia importanti potenzialità per lo sviluppo economico, sociale e culturale di tutti i gruppi linguistici e presupposto a processi di reciproca comprensione e rispetto.
È stato suo impegno fare tramite le sue relazioni accademiche e politiche da ponte verso le altre regioni. Le sue visioni culturali e politiche si sono sempre articolate in progetti di cui il centro in via S. Geltrude rimane testimonianza visibile in provincia di Bolzano. Ma tanti sono stati i suoi contributi di riflessione sviluppati con molteplici, e anche profondamente diversi interlocutori della società civile. Tra le sue ultime apparizioni pubbliche, le lezioni tenute nell'ambito dell' Accademia Europea sugli sviluppi della scienza e le sue ricadute sulla società, sull'etica, sulle possibilità di una teologia, che rappresentano una sintesi delle sue indagini scientifiche, filosofiche e teologiche che hanno caratterizzato tutta la sua vita e che hanno da sempre  costituito la base del suo agire pratico a favore della comunità.

SA