Attualità

Conoscere la nostra storia

"La Ripartizione Cultura italiana", spiega l'assessore Luigi Cigolla, "è impegnata da anni nella promozione della cultura storica della nostra provincia, in particolare per quanto riguarda la ricostruzione delle vicende della comunità italiana in Alto Adige." Le pubblicazioni apparse nell'ultimo decennio sono a disposizione del pubblico in tutte le biblioteche pubbliche e scolastiche e presso la biblioteca provinciale "Claudia Augusta". Alcune sono in vendita in libreria.

Conoscere la nostra storia è importante per comprendere le dinamiche politico-sociali del presente e del futuro. "Per questo motivo", spiega l’assessore alla Cultura italiana Luigi Cigolla, "da anni, e con grande impegno, la Ripartizione Cultura italiana promuove la ricerca storica e la pubblicazione di volumi che riguardano la storia locale, con particolare interesse alle vicende della comunità italiana in Alto Adige. Non corrisponde al vero, dunque, come qualcuno ha detto, che il mondo politico e culturale di lingua italiana non si impegna nel far conoscere la storia locale."

Lo testimoniano i dodici titoli dedicati alla ricerca storica e presentati anche nel catalogo "Alto Adige Cultura e territorio". Curati dall'Ufficio Educazione permanente, biblioteche e audiovisivi, essi sono dedicati, come spiega ancora l’assessore, "in parte alla ricerca bibliografica relativa alle riviste locali in lingua italiana, ai documenti dell'Istituto Luce, alla storia ed ai documenti del Novecento, ed in parte alla ricostruzione delle vicende storiche più recenti, a partire dagli eventi della seconda guerra mondiale."

Vale la pena di ricordare tutti i titoli che la Ripartizione Cultura italiana ha dedicato alla ricerca storica. Innanzitutto sono da citare i sette volumi della collana "Bibliografia della questione altoatesina", curata dallo storico Giorgio Delle Donne e particolarmente utile come base per una ricerca storica relativa all'autonomia altoatesina: negli ultimi anni sono stati pubblicati "Bibliografia delle bibliografie – Bibliografia della toponomastica", "Indici della rivista Atesia Augusta - Indici della rivista Cultura Atesina", "Indici della rivista Il Cristallo", "Documenti Istituto Luce", "Storia e documenti del Novecento", "Indici della rivista Archivio per l’Alto Adige" e "Indici della rivista Venezia Tridentina". Tutti i volumi sono disponibili nelle biblioteche pubbliche locali, in quelle scolastiche e presso la biblioteca provinciale italiana Claudia Augusta a Bolzano, nonché in libreria ad un costo variabile dai 12,91 ai 25,82 euro.

Sempre su iniziativa della Ripartizione provinciale Cultura italiana sono stati poi pubblicati i volumi "Alto Adige 1945-1947. Ricominciare", a cura di Giorgio Delle Donne, "Piccole patrie nell’era globale", a cura di Riccardo Scartezzini, nonché "A cinquant’anni dall’accordo Degasperi-Gruber. Costituzione & Autonomia", "Incontri sulla storia dell’Alto Adige" e "Ricerca e didattica della storia locale in Alto Adige", sempre a cura di Delle Donne, che si può considerare uno fra i più qualificati esperti di storia locale. Si tratta di libri in distribuzione gratuita, reperibili nelle biblioteche della provincia.

Alle produzioni su carta si affiancano quelle su nastro ed in CD-Rom, vale a dire i filmati ed i video prodotti attraverso il Cab, il Centro Audiovisivi, spesso corredati di dettagliati opuscoli illustrativi. Oltre ai video ed ai libri riguardanti la storia del cinema locale, nel catalogo del Cab possiamo trovare infatti "Alto Adige – Una storia attraverso i filmati Luce" e la videocassetta "Là dove c’era l’orto", che ricostruisce la storia recente della comunità italiana in Alto Adige. "La produzione e la distribuzione di questi testi nelle biblioteche, anche in quelle scolastiche", prosegue l’assessore Cigolla, "dimostrano la volontà dell’Assessorato di promuovere la conoscenza della nostra storia. In questa operazione ci si è avvalsi, oltre che della consulenza e della fattiva collaborazione di profondi conoscitori della storia locale, anche del recupero di documenti storici, quali per esempio i filmati dell’Istituto Luce, di grande aiuto nella comprensione degli eventi del Novecento." "Tutta l’attività di promozione della conoscenza storica", conclude l’assessore, "è stata e sarà svolta nella consapevolezza che solo chi conosce il proprio passato è in grado di comprendere il proprio presente, e di contribuire a realizzare un futuro di serena convivenza fra tutti i gruppi linguistici."

MC