Attualità

"Italian Limes": dalla Biennale al Museo Archeologico

L'installazione interattiva "Italian Limes" dopo la Biennale di Venezia, 27.01-28.06.2015 sarà esposta al Museo Archeologico dell'Alto Adige nell'ambito della mostra FROZEN STORIES. La presentazione questa sera, martedì 27.01 alle ore 19 in un colloquio con gli artisti.

Installazione interattiva Italian Limes al Museo Archeologico © Museo Archeologico dell’Alto Adige/Folder

"Italian Limes" è un'installazione interattiva sul tema del confine realizzata da designer e ricercatori italiani per la Biennale di Venezia 2014, nell'ambito della XIV Mostra Internazionale di Architettura, dove ha anche ricevuto una menzione speciale. "Italian Limes" visualizza in tempo reale su una mappa tridimensionale gli spostamenti naturali del confine tra Italia e Austria sulla base di informazioni raccolte da una rete GPS installata sul ghiacciaio del Similaun. Da qui il collegamento con l'esposizione "Frozen Stories. Reperti e storie dai ghiacciai alpini". L'installazione è un progetto di Marco Ferrari ed Elisa Pasqual dello studio Folder di Milano, a cui hanno collaborato Pietro Leoni (responsabile dell'interaction design), Delfino Sisto Legnani (fotografia), Alessandro Mason (coordinamento di produzione) e Angelo Semeraro (projection mapping).

Obiettivo degli artisti con la loro opera interattiva è di mostrare come le più remote regioni alpine, assieme ad altre aree del pianeta un tempo inaccessibili, stiano diventando i territori più significativi per comprendere l'avvento di nuove dinamiche ambientali e geopolitiche. Se un tempo le Alpi hanno rappresentato un preciso confine naturale, territorio per lo più inesplorato e inequivocabile limite visuale che ha giocato un ruolo insostituibile nella formazione dei moderni Stati europei, ora esse offrono lo scenario per la definizione di un nuovo concetto di confine.

Il riscaldamento globale e la contrazione dei ghiacciai alpini ha portato lo spartiacque a spostarsi sensibilmente, tanto da costringere le legislazioni nazionali a introdurre la nozione di "confine mobile". Tra il 2008 e il 2009 lo stesso governo italiano ha dovuto negoziare una diversa definizione delle frontiere con Austria, Francia e Svizzera. Si è così riconosciuto come i confini naturali siano soggetti alla complessità dei continui processi ecologici e dipendano dalle tecnologie e leggi che adottiamo per rappresentarli.

Un'esperienza, quella della variabilità e indefinitezza delle frontiere, emersa con particolare evidenza già nel 1991, in occasione del ritrovamento dell'Uomo venuto dal ghiaccio, Ötzi, sul ghiacciaio del Similaun. Dopo ripetute misurazioni e il riconoscimento formale del confine di fatto tra Austria e Italia, fu possibile accertare che Ötzi si trovava per 92,56 m in territorio italiano. Ciò rese possibile il suo passaggio alla Provincia Autonoma di Bolzano e la sua esposizione, a partire dal 1998, al Museo Archeologico dell'Alto Adige.

L'uomo venuto dal ghiaccio non è tuttavia dell'unico reperto emerso dai ghiacci: anche a causa del surriscaldamento globale sono sempre più quelli che vengono alla luce, accompagnati dalle loro storie e da preziose informazioni sulla vita dei nostri antenati nell'area alpina. Alcuni di questi destini, e gli oggetti che di essi testimoniano, sono i protagonisti della mostra temporanea "FROZEN STORIES. Reperti e storie dai ghiacci alpini", visitabile al museo ancora per un anno, fino al 10 gennaio 2016.

Dal 27 gennaio al 28 giugno 2015 l'installazione sarà esposta al Museo Archeologico dell'Alto Adige a Bolzano, nell'ambito di questa mostra. La presentazione al pubblico avrà luogo

OGGI, martedì 27 gennaio 2015

alle ore 19.00

al Museo Archeologico dell'Alto Adige

in via Museo 43 a Bolzano

nel corso di un artist talk con gli autori moderato da Daniele Belleri, giornalista di Wired Italia. Parteciperanno inoltre Simone Cortesi, direttore di OpenStreetMap Foundation, Simone Bartolini, capo Sezione Confini dell'Istituto Geografico Militare, e Andrea Cantile, direttore cartografico dell'Istituto Geografico Militare Italiano.

 

Download: comunicato e foto sono scaricabili da http://www.iceman.it/it/comunicatistampa

Foto Installazione di "Italian Limes" al Museo Archeologico dell'Alto Adige © Museo Archeologico dell'Alto Adige/Folder

Web: http://www.italianlimes.net/

Museo Archeologico dell'Alto Adige Via Museo 43, I-39100 Bolzano, Ufficio Stampa - Katharina Hersel, tel.: +39-0471-320114, fax: +39-0471-320122,
eMail: press@iceman.it; e sito internet: http://www.iceman.it/; Facebook: OetziTheIceman

 

SA

Galleria fotografica