Attualità

Tommasini per lo studio dell'inglese in tutte le scuole con metodo CLIL

Biotecnologia, filosofia, matematica in inglese. Sono i primi progetti di insegnamento che si avvalgono della metodologia CLIL, avviati presso l'ITI "G.Galilei" di Bolzano. L'assessore Tommasini, assieme a docenti e alla Sovrintendente scolastica Minnei,oggi 25.03 , se ne è potuto accertare di persona. Il suo obiettivo è quello di estendere a tutte le scuole l'insegnamento veicolare in inglese.

CLIL all'ITI "Galilei": A trasmettere in lingua inglese nozioni di biotecnologia è il prof. Nello Di Bernardo, a sx nella foto, assieme all'assessore Tommasini (centro) - Foto: USP/M.Diquirico

L'utilizzo della lingua inglese per veicolare una materia, come avviene tramite il metodo CLIL Content and Language Integrated Learning, consente maggiori opportunità per gli studenti di partecipare verbalmente alle lezioni con frequenti interazioni con il docente e altri allievi all'insegna dell'apprendimento interattivo. Un metodo apprezzato dagli studenti, perché possono utilizzare la lingua in una comunicazione autentica, dove l'attenzione è volta al significato piuttosto che alle strutture e agli errori linguistici.
Nel caso dell'istituto ITI "G.Galilei" di Bolzano, prime esperienze di questa metodologia vengono compiute con la biotecnologia, la filosofia e la matematica. Attualmente sono 7 le classi interessate (3 quinte, 2 quarte e 2 terze) per un totale di 130 alunni, come ha spiegato la prof. Rosina Ruatti, insegnante di scienze. A trasmettere in lingua inglese nozioni di biotecnologia sul DNA, sui polimeri ecc, è il prof. Nello Di Bernardo che, dopo gli studi a Trento, si è specializzato in Canada.
Insieme alla prof. Lucia Bartoli, insegnante di filosofia, i ragazzi, invece, si sono confrontati in inglese sul tema dell'utopia e in particolare sulla "città ideale" di Thomas More. Le insegnanti di scienze e di filosofia proporranno congiuntamente, sempre in inglese, anche un approfondimento sulla bioetica.
Un altro progetto d'insegnamento veicolare con la lingua inglese è stato condotto per la matematica dal prof. Antonio Gagliostro assieme a due classi, una seconda ed una quarta. Da un sondaggio condotto in forma anonima tra gli studenti, come ha riferito, è emerso un netto apprezzamento per tale metodologia di apprendimento (con una percentuale che si attesta sul 90 per cento)
I tre insegnanti citati sono fra i primi insegnanti altoatesini ad aver superato il corso universitario formativo sulla metodologia CLIL frequentato a Trento, che ora viene proposto anche dalla Libera Università di Bolzano (per un totale di 500 ore formative).

L'assessore provinciale all'istruzione Christian Tommasini ha affermato che l'apprendimento delle lingue, italiano, tedesco e inglese è fondamentale per lo studio e per il futuro professionale. Rivolto agli studenti ed ai docenti, esprimendo complimenti per i progetti attivati grazie all'impegno del gruppo dirigente e degli insegnanti, ha detto: "È nelle mie intenzioni far si che progetti come i vostri possano divenire modello per altre scuole con l'obiettivo di coinvolgere tutti gli istituti. Abbiamo creato i presupposti giuridici ed ora la progettualità può assumere varie forme. Necessita il supporto, non scontato, di scuole e docenti".
Per mezzo di progetti CLIL, come ha fattopresente la sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei, si acquisisce oltre ai contenuti delle materie insegnate anche la padronanza dell'inglese utile per comunicare in questa lingua. La scuola italiana punta al sostegno del plurilinguismo perché oggi conoscere almeno tre lingue è indispensabile. 
L'ispettrice per la secona lingua tedesco, Carlotte Ranigler, ha sottolineando il ruolo di rileivo degli insegnanti, che, come nel caso di quelli dell'ITI "G.Galilei", si mettono in gioco, aggiungendo nuove competenze a quelle già acquisite per trovare contenuti e applicare nuovi metodi.

 

SA

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