Attualità

Prima edizione della "Giornata della cultura ladina"

Evidenziare ogni anno una tematica di particolare interesse per la minoranza ladina e che possa interessare anche gli altri gruppi linguistici: questo l'obiettivo della "Giornata della cultura ladina", la cui prima edizione si è svolta oggi (venerdì 11) a Bolzano. Della realtà trilingue dell'Alto Adige hanno parlato tra gli altri il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l'assessore ladino Florian Mussner.

L'annuale Giornata della cultura ladina è promossa dall'Assessorato provinciale alla Cultura ladina e la sua prima edizione è stata dedicata a "Cultura – Natura - Turismo: un ponte tra tradizione e futuro". La situazione aggiornata della realtà ladina in Alto Adige è stata tracciata dal presidente della Provincia Luis Durnwalder, che ha illustrato l'impegno della Giunta a favore della più antica e più piccola minoranza in provincia di Bolzano: "Il programma di coalizione prevede lo sviluppo naturale dei tre gruppi linguistici - ha sottolineato Durnwalder - e lo sforzo della Giunta ha voluto garantite la tutela di cultura, usi e costumi delle genti locali. Un parametro valido di questo impegno lo ha fornito l'ultimo censimento, che ha visto il gruppo ladino non in calo ma anzi in leggero aumento dello 0,1%."

Davanti ai sindaci ladini, ad amministratori e operatori culturali, Durnwalder ha tratteggiato poi i tre settori in cui maggiormente si è concentrato l'intervento della Giunta provinciale a favore dei ladini: "Lo sviluppo dell'economia in Gardena e Badia ha permesso ai residenti di restare a lavorare in valle, la scuola ha saputo trovare un modello condiviso dai ladini e capace di favorire l'uso paritetico delle lingue, compreso il ladino; infine gli strumenti culturali e amministrativi, dall'Istituto di cultura ladina al Museo ladino, dall'Istituto pedagogico alla garanzia dell'uso del ladino nel rapporto con la Pubblica amministrazione nelle valli, permettono una maggiore tutela dell'idioma e delle tradizioni del gruppo linguistico." Guardando al futuro Durnwalder ha rimarcato che la proporz resterà uno strumento valido sul piano occupazionale e ha confermato il suo impegno per veder aumentata l'informazione pubblica in lingua ladina nel quadro della nuova Convenzione con la Rai.

Di "valorizzazione della cultura e del territorio ladino" ha parlato l'assessore competente Florian Mussner, che ha invitato ogni ladino "a fornire il proprio personale contributo per salvaguardare e l'identità ladina, le tradizioni e la cultura, che vanno tutelate e sviluppate."
Un saluto è giunto anche dagli assessori Luigi Cigolla (che ha parlato in ladino rimarcando la collaborazione tra gli assessorati provinciali alla Cultura e la forte presenza ladina che coinvolge anche val di Fassa e Bellunese) e Bruno Hosp (che ha definito "un arricchimento personale" il lavoro svolto per e con i ladini nel suo Assessorato).
Gli altri interventi hanno sviluppato il tema del paesaggio dolomitico quale risorsa naturale ed economica per la popolazione ladina. Tale paesaggio deve però anche essere adeguatamente rivalutato e preservato, e rilevata la peculiarità linguistica e culturale della popolazione ladina. Ne hanno parlato Guido Venturini, direttore generale del Touring Club Italiano, Chaspar Pult, romanista e manager culturale di Coira, Hugo Valentin, presidente dell’Istituto Culturale Ladino Micurá de Rü.

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