Attualità

La prima Banca del tempo scolastica in Alto Adige

Tra breve, insegnanti ed alunni della scuola media “E. Fermi” nel quartiere Oltrisarco di Bolzano aderiranno alla prima banca del tempo scolastica nella nostra provincia. L’Assessorato di Luisa Gnecchi, insieme al Comune di Bolzano, sostiene l’iniziativa, promossa dalla dirigente scolastica Marina Degasperi.

Due esperte, l’insegnante Marta Russo e la sociologa Maria Teresa Vaccatello, ambedue di Genova, qualche giorno fa hanno illustrato agli insegnanti interessati, il funzionamento di una “Banca del tempo” all’interno di una scuola e portato le esperienze di altre banche del tempo realizzate in varie scuole di altre regioni italiane.

Scambi di piccole prestazioni, consulenza, aiuti reciproci, prestiti di libri ed altri materiali, il tutto in modo gratuito, ma con i rispettivi crediti e debiti in ore segnate sul proprio conto, come se si trattasse di un normale conto bancario, sono queste le caratteristiche di una banca del tempo, la cui validità sociale è stata riconosciuta anche dalla Legge nazionale n. 53 del 2000, nota anche come “Legge sui congedi parentali”.

“L’iniziativa della scuola Fermi è un progetto valido, fa incontrare le persone, fa vivere la solidarietà. Mi auguro che anche altre scuole seguano quest’esempio.” Questo il commento del direttore di Dipartimento, Konrad Walter, che ha portato l’apprezzamento dell’assessora Luisa Gnecchi alla dirigente della scuola, Marina Degasperi ed ai partecipanti.

Oltre al dott. Walter, attuale presidente della Banca del Tempo di Merano, erano presenti all’incontro seminariale anche il consigliere comunale Giuliano Gobetti ed Antonio Testini, presidente del quartiere Gries ed ex presidente della banca del tempo di tale quartiere.

FG