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Prosegue progetto di collaborazione scuola-famiglie "pedagogia dei genitori

Alcune decine di persone, fra rappresentanti dei Circoli scolastici e delle famiglie coinvolte, hanno preso parte nel pomeriggio di oggi, lunedì 18.05, alla Scuola primaria "Don Bosco" a Bolzano, al seminario "Collaborazione scuola-famiglia. Percorsi di metodologia dei genitori".

Come ha fatto presente l'ispettore Sandro Tarter portando ai presenti i saluti dell'Intendente scolastica Nicoletta Minnei e dell'assessore provinciale all'istruzione Christian Tommasini, la metodologia Pedagogia dei genitori, introduce una modalità di confronto e collaborazione che deistituzionalizza il rapporto scuola-genitori restituendo valore umano ad un rapporto dove al centro vi è il bene dei bambini e dei ragazzi, alunni e figli. Nell'ambito del progetto, che nelle scuole altoatesine di lingua italiana di ogni ordine e grado è stato avviato nel 2005, come ha detto Lorenzi, dirigente dell'Istituto Comprensivo Bolzano II, viene posto l'accento sull'aspetto "partecipativo" rispetto a quello "delegato, che consente di vedere le problematiche con un altro punto di vista.
La modalità "partecipata", infatti, vede il coinvolgimento attivo delle famiglie tramite momenti "narrativi" che favoriscono la modalità dell'ascolto e dello scambio. Nei gruppi di narrazione previsti dalla metodologia, promossa e finanziata dall'Area pedagogica dell'Intendenza scolastica in lingua italiana, attraverso le voci dei genitori emergono biografie, storie, risvolti di vita quotidiana familiare ed extrascolastica che contribuiscono a ricollocare il profilo dell'alunno nella cornice complessa e articolata quale individuo nella sua integrità. I genitori, al di là dei consigli di classe dove spesso si trovano in un ruolo di spettatore, diventano soggetti attivi e partecipi nella costruzione del processo formativo in una modalità di dialogo con gli insegnanti al di là dei ruoli convenzionali. Come fanno presente i responsabili scientifici della Metodologia Pedagogia dei genitori, Augusta Moletto e Riziero Zucchi dell'Università di Torino, presenti al seminario, "i gruppi di narrazione ....sono momenti di testimonianza in cui non cresce solo l'intesa fr famiglia e scuola, masi costruisce una genitorialità collettiva: i figli vengono presentati alla comunità classe, chiamando alla coeducazione le famiglie. Si esce dalla solitudine urbana, costruendo lebasi per scelte formative condivise."

Nel corso del convegno a più voci è stato fatto un bilancio del progetto nei suoi punti positivi e nelle sue criticità al fine di individuare i margini di miglioramento per il futuro.

SA