Attualità

Convegno del Servizio di educazione alla salute: “I giovani ed il doping“

Mercoledì 21 maggio 2003, Auditorium “Kunter”, alle ore 15,00, via Guncina,1 a Bolzano

È stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, presso la Sovrintendenza scolastica, in via del Ronco a Bolzano il convegno “I giovani ed il Doping“ che avrà luogo mercoledì 21 maggio, dalle ore 15 alle 18, nell’Auditorium dell’Istituto per il commercio “Kunter” in via Guncina,1 a Bolzano.

Il convegno si inquadra in una serie di iniziative promosse dal Servizio di educazione alla salute della Sovrintendenza scolastica all’insegna dello slogan “La conoscenza come strumento di prevenzione”. Il progetto molto articolato è stato presentato questa mattina, alla presenza della Sovrintendnete scolastica, professoressa Bruna Rauzi Visintin, dalla professoressa Annalisa Gallegati, del Servizio di educazione alla salute della Sovrintendenza scolastica, dal professor Gianni Giovannini coordinatore del settore educazione fisica e sportiva e da Alessandro Donati, Maestro dello sport e responsabile dell’Ufficio studi e ricerca metodologica del CONI Di Roma.

Nel corso della conferenza stampa odierna è stato messo in luce in tutta la sua preoccupante diffusione il problema del rapporto tra i giovani ed il doping in ambito sportivo. In particolare Alessandro Donati del CONI ha sottolineato come l’uso di sostanze “dopanti” abbia trovato diffusione sempre più ampia e capillare anche nello sport a livello dilettantistico ed amatoriale, in fasce d’età sempre più precoci e sino a poco tempo fa ritenute immuni da questo fenomeno.

In questo ambito un ruolo importante per la sensibilizzazione dei giovani può e deve essere svolto oltre che dalla scuola anche da molte altre componenti sociali come i mass media e gli operatori dell’informazione, i medici di base, i pediatri, i medici dello sport, le associazioni sportive, la giustizia ed in primo luogo, naturalmente, le famiglie. È necessario, secondo gli esperti del settore, avviare una vera e propria inversione di tendenza per frenare l’agonismo esasperato e la spinta verso la “prestazione a tutti i costi” che sono alla base di molti atteggiamenti errati che oggi caratterizzano il rapporto dei giovani con lo sport. Non di rado, ha rilevato il professor Giovannini, sono purtroppo gli stessi genitori che si rivolgono ai medici per ottenere sostanze che “aiutino” i figli a migliorare le prestazioni sportive.

Un dato fornito nel corso della conferenza stampa dal Maestro Donati ci è parso particolarmente preoccupante, la diffusione delle sostanze dopanti avviene soprattutto attraverso le palestre dove i giovani si rivolgono per svolgere la loro attività sportiva. Nell’area del Nord Est della Penisola, quindi anche in Alto Adige, la media delle cosiddette “palestre a rischio” raggiunge la quota del 15 – 20%. Questo dato, secondo Donati, è emerso anche nel corso delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Bolzano.

Questi ed altri dati saranno al centro del convegno di mercoledì 21 maggio, un’occasione importante per approfondire una tematica purtroppo sempre più attuale e diffusa.

FG