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Mostra “Chiamatemi Divina” dedicata all'attrice Dorian Gray al Centro Trevi

Dal 25 maggio al 24 giugno il Centro Culturale Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano, ospiterà la mostra “Chiamatemi Divina” dedicata all'attrice Dorian Gray, originaria di Bolzano, per rendere omaggio alla figura di una grande Diva del cinema italiano degli anni Cinquanta e Sessanta.

L'attrice Dorian Gry, ritratta dalla fotografa dei divi, Chiara Samugheo (Foto: Chiara Samugheo)

L'esposizione “Chiamatemi Divina. Dorian Gray: storia di un’attrice dimenticata” a Bolzano è realizzata su iniziativa del Centro Audiovisivi del Dipartimento Cultura Italiana della Provincia in collaborazione con Cinè Museum, il primo Museo del Cinema in Alto Adige, e l’Associazione culturale “La Firma” Cinema di Riva del Garda che di recente l’ha presentata con successo presso la Casa del Cinema di Roma. Curatori sono Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet.

L’esposizione, che rende omaggio all'attrice Dorian Gray e a un’importante pagina di storia del cinema italiano, presenterà al pubblico una serie di manifesti e locandine originali dell'epoca dove l'attrice è ritratta insieme ai grandi attori del tempo.

In un’intervista degli anni Cinquanta l’attrice disse che avrebbe voluto chiamarsi “Divina” (giocando sul cognome della madre da nubile): da qui il titolo della mostra.

In mostra anche le riviste dove la Diva è ritratta in copertina. Autentico gioiello dell'esposizione saranno le fotografie, molte delle quali inedite, che ritraggono Dorian Gray per i più importanti settimanali dell'epoca, attraverso l'obiettivo di Chiara Samugheo, figura cardine nella storia della fotografia italiana, la prima e più importante fotografa del dopoguerra. Con scatti memorabili ritrasse i volti di grandi star del cinema del calibro di Monica Vitti, Claudia Cardinale e Sophia Loren, nonché dei registi che hanno scritto la storia del cinema italiano ed internazionale.

Nata a Bolzano ma vissuta per quasi cinquant'anni a Torcegno in Valsugana, Maria Luisa Mangini, questo il vero nome dell’attrice Dorian Gray, girò 32 film insieme ai più grandi attori degli anni Cinquanta e Sessanta. Il grande pubblico la ricorda soprattutto per il ruolo della “malafemmina” in “Totò, Peppino e la... malafemmina” (1956). Federico Fellini la chiamò a recitare nella parte di Jessy, l'amante di Amedeo Nazzari in “Le notti di Cabiria”. È però soprattutto con “Il grido” di Michelangelo Antonioni - dove interpreta la benzinaia Virginia - che Dorian Gray s’impone al grande pubblico come attrice impegnata e drammatica, allontanando da sé l'immagine di bambola sensuale. Entrata nel cinema d'autore, continua ad essere molto richiesta nel cinema brillante: per il film “Mogli pericolose” di Luigi Comencini (1958) il suo talento è premiato con un Nastro d'Argento come migliore attrice non protagonista. In seguito recita ancora in numerose pellicole di genere farsesco e spionistico, fino a metà degli anni Sessanta, quando, in attesa di un figlio, abbandona le scene ritirandosi a vita privata scegliendo di vivere in Trentino. Mette tragicamente fine alla sua esistenza il 15 febbraio del 2011 nella sua abitazione di Torcegno.

L’inaugurazione della mostra “Chiamatemi Divina.Dorian Gray, storia di un’attrice dimenticata” si terrà mercoledì 24 maggio 2016, alle ore 16.00, presso il Centro Culturale Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano. Sarà proiettato il trailer di un documentario su Dorian Gray e verrà presentato il catalogo trilingue (italiano-tedesco-inglese) della mostra, di cui copia sarà data in omaggio ai presenti.

SA

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