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L’arte come spazio di identificazione culturale alla Trienala Ladina

La mostra collettiva d’arte, inaugurata oggi 9 settembre, ospita i lavori di sei artisti ladini. Filo rosso la riflessione sull’identità.

REFUGE Tent 2015, opera dell'artista Notta Caflisch (Foto: Museum Ladin)

Hubert Kostner, Gabriele Grones, Nessi (Vanessa Layher), Notta Caflisch, Simon Perathoner e Andreas Senoner sono i sei protagonisti alla 5a edizione della Trienala Ladina, mostra collettiva d’arte ladina organizzata dal Museum Ladin Ćiastel de Tor di San Martino in Badia. I sei espositori dell’edizione 2016 sono stati scelti nella primavera di quest’anno da una giuria internazionale dopo un attento esame delle 44 candidature pervenute.
L'esposizione 2016, dal titolo “High Five”, è stata inaugurata nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 9 settembre 2016, alla presenza del deputato ladino Daniel Alfreider, del direttore del Dipartimento provinciale Beni culturali, Musei, Viabilità e Mobilità Valentino Pagani, del direttore del Museum Ladin Stefan Planker, della curatrice della mostra e presidente della giuria Karin Pernegger, della coordinatrice del progetto Katharina Moling e degli artisti e artiste. Il titolo della mostra allude non solo al classico saluto americano e alla quinta edizione, ma anche alle cinque valli ladine.

Nell’allestimento espositivo a cura di Karin Pernegger, direttrice artistica del Kunstraum di Innsbruck, gli artisti, tutti provenienti da territori ladini o con origini ladine, propongono opere di generi artistici differenti, dalla pittura alla scultura, dal graffito all’installazione. Filo rosso che le lega: l’arte come spazio di identificazione culturale, ovvero, una riflessione sull’identità, plasmata da una lingua comune, e sulle sue caratteristiche attraverso diversi approcci artistici, che porta a differenti interpretazioni ed espressioni creative.
Anche l’allestimento della mostra richiama il classico motivo decorativo dei costumi tradizionali delle valli ladine: la lingua è la stoffa, l’elemento base sul quale s’innestano creazioni diverse.

Per l'assessore provinciale ai Musei Florian Mussner è importante che l’arte contemporanea trovi spazio nel Museum Ladin, in un contesto adatto a veicolare la molteplicità di anime della cultura ladina. A nome dell'assessore, il direttore del Dipartimento, Valentino Pagani, ha affermato come la Trienala Ladina valorizzi la promozione dell'arte e della cultura contemporanea nelle valli ladine, che è una priorità per l'assessorato e anche uno degli obiettivi primari del Museum Ladin. Il museo ha dimostrato negli anni di essere un'istituzione molto attiva in ambito culturale con una varietà ampia di proposte per la popolazione.

Nata per sostenere la produzione d’arte ladina di qualsiasi genere, la Trienala Ladina è rivolta a tutti gli artisti e le artiste residenti nelle 5 valli ladine (Val Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Livinallongo e Ampezzo), nel Cantone dei Grigioni (CH) e nel Friuli, nonché a quelli che si sentono ladini e hanno un legame con la storia, la cultura e le tradizioni ladine.

La mostra sarà visitabile gratuitamente al Museum Ladin Ćiastel de Tor di San Martino in Badia fino all’11 giugno 2017.

Informazioni: Museum Ladin Ćiastel de Tor, via Tor 65, San Martino in Badia, tel. 0474/524020, www.museumladin.it.

SA

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