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Presentato il dossier statistico immigrazione 2016

Si è svolta questa mattina a Palazzo Widmann la presentazione del Dossier statistico immigrazione 2016.

Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2016

Il Dossier Statistico Immigrazione rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere le dinamiche alla base dell’immigrazione e per avere dati aggiornati ed affidabili su questo complesso fenomeno.

L’edizione 2016 del Dossier Statistico Immigrazione, naturalmente con particolare riferimento alla realtà altoatesina, è stata presentata questa mattina nella sala stampa di Palazzo Widmann da Fernando Biague e Matthias Oberbacher del Servizio coordinamento per l’integrazione, Friedrich Hofer, coordinatore della mediazione interculturale nel settore scolastico ed Elisa Pavone della Rete dei diritti dei senza voce.

Il Dossier Statistico Immigrazione viene pubblicato da 25 anni dal Centro Studi e Ricerche IDOS in collaborazione con la redazione della rivista Confronti e con al rete dei redattori regionali del Dossier e oltre un centinaio di autori.

Anche quest’anno è stato fondamentale il supporto del Fondo Otto per mille della Chiesa Valdese. La tesi di fondo della nuova edizione, avvalorata dai dati, evidenzia che l’immigrazione non è una questione ormai superata né una mera “invasione”, come alcuni paventano, ma un fenomeno sociale importante di cui occorre tenere conto proprio a partire dai dati statistici.

Fernando Biague ha illustrato alcune cifre riguardanti il fenomeno della migrazione sia a livello mondiale che nazionale. Rispetto ad una popolazione residente in Italia di 60,6 milioni di persone gli stranieri a fine 2015 erano 5.026.153 pari all’8,3% della popolazione complessiva.

La percentuale delle donne sul totale degli stranieri è del 52%; in Italia i nati stranieri nel 2015 sono stati 72.096 e la percentuale dei minori sul totale dei residenti stranieri è del 21,2%; gli iscritti a scuola sono 814.851; le acquisizioni di cittadinanza nel 2015 sono state 178.035 ed i permessi di soggiorno scaduti senza rinnovo 64.067. La stima della presenza regolare complessiva degli stranieri in Italia nel 2015 era di 5.498.000 persone.

La distribuzione territoriale è del 34,1% nel Nord-Ovest, del 24,5% nel Nord-Est, del 25,4% nel Centro, dell’11,3% nel Sud e del 4,6% nelle isole. Le aree continentali d’origine dei cittadini stranieri residenti in Italia son per il 52,1% l’Europa, il 20,6% l’Africa, il 19,7% l’Asia, il 7,5% l’America. Le prime cinque collettività straniere presenti in Italia sono quelle provenienti dalla Romani (1,15 milioni), Albania, 467 mila, Marocco 437 mila, Cina 272 mila ed Ucraina 230 mila.

Una parte del Dossier Statistico Immigrazione 2016 è dedicato anche alla Provincia di Bolzano dove, ad inizio 2016, i residenti stranieri erano 46.454, poco più dell’anno precedente (+0,9%), mentre in molte altre province italiane vi è stato un calo (in quella di Trento -3,3%).

Nel 2015 sono nati in Alto Adige 744 bambini con cittadinanza non italiana e 120 sono deceduti. L’incidenza degli stranieri sulla popolazione totale residente in provincia è rimasta stabile all’8,9%, un decimale in meno rispetto alla media regionale, ma al di sopra del valore medio nazionale (8,3%). Le donne immigrate sono il 53,6% sul totale della popolazione straniera che nel complesso risulta piuttosto giovane, con un’età media di 34,5 anni (43 anni quella degli autoctoni).

Il 60% delle persone straniere ha meno di 40 anni. Interessante anche il fatto che circa un sesto (15%) di tutti gli stranieri residenti nei comuni altoatesini (6.842 persone) sia giuridicamente “straniero” pur essendo nato in Italia e avendo maturato un particolare legame con questa terra. L’incidenza dei nuovi nati da genitori stranieri nel 2015 è stata del 13,9% (media regionale 15,8).

Nella città di Bolzano a fine 2015 si contano 15.289 stranieri (circa un terzo di tutti quelli residenti in provincia); segiuono Merano (6.148), Bressanone (2.141), Laives (1,670) e Brunico (1.489). Per incidenza sul totale della popolazione residente nei singoli Comuni spiccano soprattutto Fortezza (25,7%), Salorno (21,7%), Brennero (16,4%) e Ponte Gardena (15,5%). Le aree di provenienza restano praticamente immutate rispetto agli anni precedenti: un terzo dei residenti stranieri sono comunitari (15.260, ossia il 32,8%), un altro terzo proviene da altri Paesi europei (15.091, 32,5%), gli asiatici costituiscono il 17,6% (8.177), gli africani il 12,6% (5.847), gli americani il 4,4% (2.044), mentre 20 sono gli apolidi e 15 quelli originari dell’Oceania.

I cittadini non comunitari titolari di un permesso di soggiorno sono circa 37 mila. Gli albanesi rappresentano la prima comunità con 5.482 membri e l’11,8% sul totale, seguono i germanici (4.289 e 9,2%), i marocchini (3.564 w 7,7%), i pachistani (3.331 e 7,2%) ed i rumeni (2.862 e 6,2%).

Friedrich Hofer ha quindi illustrato l’impegno di mediazione interculturale posto in atto nelle scuole provinciali ed Elisa Pavone ha illustrato l’attività svolta dalla Rete dei diritti dei senza voce

 

 

 

FG

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