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Dalla Giunta: inserimento insegnanti, via libera ai nuovi criteri

Nuovi criteri per l’inserimento professionale degli insegnanti: periodo di prova dal primo contratto, regolate anche formazione e praticantato.

Scatterà subito il periodo di prova per l'inserimento professionale degli insegnanti (Foto USP)

Via libera della Giunta provinciale alla delibera proposta dagli assessori Christian Tommasini, Philipp Achammer e Florian Mussner riguardante le disposizione in merito al periodo di inserimento professionale degli insegnanti nelle scuole elementari, medie e superiori di tutti e tre i gruppi linguistici. I nuovi criteri entreranno in vigore subito, ovvero a partire dall’anno scolastico 2017-2018. “Sino ad ora – ha spiegato Achammer – il periodo di prova prendeva il via non appena l’insegnante otteneva un contratto a tempo indeterminato. Si trattava, però, di una situazione non adeguata alla realtà, in quanto era necessario attendere anche 10 o 15 anni. Da adesso in avanti, con l’attuazione di quanto previsto dalla legge provinciale approvata nel 2015, la valutazione circa l’adeguatezza o meno di una persona al ruolo di insegnante verrà effettuata immediatamente”.

Il periodo di inserimento, infatti, è collocato nei primi due anni scolastici nei quali l’insegnante in possesso del titolo di studio o dell’abilitazione presta servizio anche con un contratto a tempo determinato e un orario settimanale, a seconda del grado scolastico, di 9 ore su 18 oppure di 11 ore su 22. In questa fase è prevista la partecipazione ad un programma di formazione e il superamento del periodo di prova. Un caso a sé è rappresentato dai docenti che partecipano al programma di scambio “Lehren und Lernen in Südtirol”, per i quali il tirocinio svolto in Alto Adige vale come periodo di inserimento professionale. Per quanto riguarda il periodo di prova, da effettuarsi nel primo anno,, la valutazione spetta al dirigente scolastico sentito l’apposito comitato di valutazione del servizio: in caso di voto negativo il periodo di prova può essere ripetuto presso un’altra scuola, una seconda “bocciatura” comporta invece l’esclusione da tutte le graduatorie provinciali e di istituto.

Durante l’inserimento professionale, inoltre, l’obbligo formativo è calcolato in 100 ore nell’arco di due anni, ma sono esonerati coloro che contestualmente partecipano a un corso universitario abilitante sul territorio nazionale. Tutti i docenti che svolgono il periodo di inserimento elaborano un portfolio delle loro attività che documenta la crescita delle competenze professionali, personali e pedagogiche, e ogni anno sono affiancati da un tutor che ha il compito di assistere e consigliare l’insegnante, svolgere colloqui, visionare la qualifica professionale del portfolio ed elaborare una relazione finale. A conclusione del periodo di inserimento professionale, infine, il docente presenta il proprio portfolio al dirigente scolastico con il quale svolge una discussione conclusiva. L’elaborazione di questi criteri è stata portata avanti dalle tre Intendenze scolastiche dopo il confronto con le organizzazioni sindacali.

mb

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