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Dispersione scolastica, progetto dell'Intendenza per 30 ragazzi

Circa 30 ragazzi saranno coinvolti in un nuovo progetto della Intendenza scolastica italiana. Gli studenti saranno seguiti da cinque educatori.

Coinvolge una trentina di ragazzi delle scuole superiori del capoluogo e cinque educatori un nuovo progetto avviato dalla Sovrintendenza scolastica italiana per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica. Percorso, obiettivi e strategie sono stati definiti nel corso di una clausura che si è svolta nei giorni scorsi ed ha coinvolto i vertici della Sovrintendenza e dirigenti scolastici con la supervisione del pedagogo Marco Rossi Doria. Il progetto triennale prende avvio dalla constatazione che in Alto Adige, pur avendo un tasso di abbandoni al di sotto della percentuale nazionale, è necessaria un'azione di contrasto soprattutto della scuola secondaria di secondo grado. Programmi speciali di questo tipo sono incoraggiati dall’Unione Europea e dal ministero dell’istruzione.

Una serie di progetti rivolti al primo ciclo scolastico - quello che si conclude con l’esame di terza media - sono stati avviati dalla Sovrintendenza a partire dall’anno scolastico 2012/2013 con l’obiettivo di dare prima di tutto una risposta alle esigenze dell’obbligo scolastico. “Ciò non toglie – spiega la Sovrintendente Nicoletta Minnei - che rimane un punto fisso su cui riflettere il tema dell’obbligo di istruzione fino alla frequenza di almeno il primo biennio della scuola secondaria”. I progetti realizzati fino ad oggi vengono ora messi in relazione tra loro e sistematizzati, coniugandoli con azioni di connessione con il contesto extrascolastico. “Vogliamo portare – aggiunge l’assessore alla scuola Christian Tommasini - tutti i nostri ragazzi e ragazze al successo formativo. Con questo progetto contro la dispersione scolastica siamo convinti di poter fornire gli strumenti per sostenere anche chi oggi ha difficoltà e rimane escluso dal sistema, con gravi danni per sé e per tutta la comunità”.  

I trenta ragazzi coinvolti sono studenti che, secondo insegnanti e dirigenti, hanno delle buone potenzialità, ma, per vari motivi, hanno un percorso scolastico contraddistinto da molte assenze o un alto numero di insufficienze, “L’insuccesso scolastico – afferma l'ispettore Vincenzo Gullotta - può incidere negativamente sulla motivazione allo studio, sulla propria autostima e soprattutto può innestare un processo di autovalutazione negativa e distorsiva che porta lo studente ad abbandonare il sistema scolastico”.

Il progetto è incentrato su azioni di prevenzione per contrastare le cause che favoriscono l’insorgere della dispersione scolastica prima che si manifesti e prevede interventi diretti con strategie educative mirate e personale specialistico ed educativo preparato. Sono previste anche azioni di recupero per riavvicinare a percorsi formativi i ragazzi che hanno appena abbandonato agli studi.

Il percorso degli studenti viene supportato dalla presenza di educatori sia a scuola in orario mattutino, sia nei laboratori in orario pomeridiano. Gli educatori avranno il compito di riconoscere le differenti qualità degli studenti, scoprirne i talenti, così come i punti di forza e di debolezza e di non scoraggiare la ricerca di un proprio progetto di vita, ma sostenerlo e incoraggiarlo, aiutando i più giovani – soprattutto nel passaggio tra medie e superiori – a costruirsi gli strumenti per provare a perseguirlo.

Il progetto si avvarrà di un comitato tecnico e di consulenti di esperienza come Marco Rossi Doria e Valeria Lucatello. In occasione della clausura dei dirigenti scolastici è stata infine definita la costituzione in Intendenza di una cabina di regia coordinata dall’ispettore Vincenzo Gullotta, che si occuperà insieme agli ispettori Andrea Felis e Sandro Tarter di dispersione scolastica.

 

fgo