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Foto "bolzanine" della Guerra civile spagnola alla Galleria Civica

Il 17 novembre sarà inaugurata alla Galleria Civica di Bolzano la mostra fotografica “Fu la Spagna! Lo sguardo fascista sulla Guerra civile spagnola"

Foto in mostra alla Galleria civica di Bolzano dalla collezione Gugliemo Sandri (Foto Archivio provinciale)

Il 17 novembre sarà inaugurata alla Galleria Civica di Bolzano la mostra fotografica “Fu la Spagna! Lo sguardo fascista sulla Guerra civile spagnola / Fu la Spagna!”. La mostra, curata da Andrea Di Michele del Centro di competenza storia regionale della Libera Università di Bolzano e Daniela Aronica della Universitat de Barcelona, è stata esposta l’anno scorso presso il Museu d’Història de Catalunya di Barcellona e ora giunge a Bolzano grazie a una collaborazione tra Archivio provinciale di Bolzano, Comune di Bolzano e Libera Università di Bolzano. In occasione dell’80º anniversario della guerra civile, questa esposizione mostra, per la prima volta insieme, i diversi modi in cui l’intervento militare italiano in Spagna è stato rappresentato dallo stesso fascismo. Il sostegno di Mussolini a Franco e alla sollevazione golpista fu decisivo per l’esito della Guerra civile spagnola. Il regime fascista mandò aerei, navi, armi e complessivamente circa 80.000 effettivi, la maggior parte dei quali furono via via inquadrati nel Corpo Truppe Volontarie, composto anche da camicie nere.

La mostra è il frutto di una lunga ricerca in archivi e biblioteche, che ha portato a individuare circa 20.000 immagini, 300 delle quali sono selezionate e proposte attraverso una suddivisione in tre tipologie, ciascuna segnalata con un distinto colore. Da una parte le fotografie apparse sulla stampa illustrata italiana (verde), poi quelle scattate dai singoli legionari (bianco), infine quelle realizzate e conservate dalle diverse istituzioni politico-militari (rosso). Il risultato è il tricolore della bandiera italiana, ma è soprattutto una costruzione dialettica dei diversi sguardi, capace di restituirci un’immagine complessa e a tutto tondo dei modi in cui la guerra fu vista e rappresentata dalla macchina della propaganda, dai soldati e dalle istituzioni italiane. Tre sguardi non sempre coincidenti, che messi a confronto consentono di mettere in luce assenze e presenze rivelatrici. Molte delle fotografie private dei legionari provengono da archivi regionali, in primo luogo l’Archivio provinciale di Bolzano. Fra queste vi sono foto alcune foto "inedite" della collezione Guglielmo Sandri (già oggetto di una mostra una decina di anni fa), e delle collezioni di Maurizio Lorandi, Franco Cremascoli e Gaetano Giannuzzi.

La narrazione fotografica è costruita seguendo due percorsi paralleli e complementari, uno cronologico, l’altro tematico. Il primo si concentra sulle diverse fasi della guerra, con un’attenzione particolare al ruolo dell’intervento militare italiano, mentre il secondo propone una selezione dei temi più ricorrenti nella rappresentazione fascista della guerra. La mostra resterà esposta a Bolzano dal 18 novembre al 14 gennaio 2018 nella Galleria Civica di piazza Domenicani con i seguenti orari: da martedì a domenica, 10-12.30, 15.30-19. Ad accompagnarla vi è un ricco catalogo in versione sia italiana che tedesca. L’inaugurazione della mostra si terrà venerdì 17 novembre, alle ore 18, porteranno il loro saluto l’assessore ai beni culturali Florian Mussner, l’assessore alla cultura del Comune di Bolzano Sandro Repetto e il rettore della Libera Università di Bolzano Paolo Lugli. Seguirà una breve introduzione da parte del curatore, Andrea Di Michele.

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