Attualità

Conclusa l’attività formativa presso la Casa circondariale di Bolzano

Concluse le attività scolastiche e formative 2003/2004 rivolte ai detenuti della Casa circondariale di Bolzano

Presso la Casa Circondariale di Bolzano è stata organizzata dalla Direzione insieme alla Formazione Professionale in lingua italiana e alla scuola di lingue Alpha e Beta la cerimonia di chiusura delle attività formative e culturali rivolte ai detenuti nell’anno scolastico 2003/2004. Alla presenza della Vicepresidente della Provincia Luisa Gnecchi, del sindaco Giovanni Salghetti Drioli e della Sovrintendente scolastica Bruna Visintin Rauzi sono stati consegnati i diplomi ed attestati dei corsi di formazione professionale per cuochi ed elettricisti e di teatro. (5 attestati di qualifica ed un attestato di frequenza ai frequentanti del corso commis di cucina mentre un attestato di frequenza con le indicazioni delle competenze professionali raggiunte è stato consegnato ai 7 allievi che hanno frequentato il corso di formazione per installatore elettrico).

La cerimonia si è svolta nella chiesa del carcere che ha ospitato tra l’altro una suggestiva rappresentazione teatrale che ha visto proprio i detenuti in veste di attori, interpretare storie di vita quotidiana cadenzate da ritmi monotoni, ripetitivi caratteristici dell’istituzione totale.

I corsi di formazione professionale, che vengono svolti ormai da più di vent’anni all’interno della Casa Circondariale di Bolzano e che hanno visto nel tempo una costante crescita per numero e qualità di interventi, hanno avuto da sempre il compito di proporre ai soggetti in stato di detenzione un’alternativa concreta alla devianza, che si concretizza anche con il favorire una maggiore sicurezza di sé. Nel carcere di Bolzano si tengono corsi di scuola dell’obbligo, di qualifica professionale organizzati dalla Formazione Professionale in lingua italiana, corsi in lingua italiana e tedesca di educazione permanente, oltre ad un corso di chitarra organizzato in collaborazione con l’Istituto Musicale.

La vicepresidente della Provincia si è congratulata con il personale e con la direttrice del carcere perché anche quest’anno la collaborazione è stata ottima. “L’impegno delle istituzioni – ha sottolineato l’assessora Gnecchi – in queste situazioni deve essere ancora più significativo affinché il periodo in cui si sconta la pena possa diventare un momento di stimolo, di recupero di potenzialità, di riscoperta di interessi per la formazione per poter riprendere un’attività lavorativa appena usciti dal carcere e quindi reinserisi nella società con più facilità”.

Gli insegnanti che scelgono di lavorare in carcere affrontano con i detenuti l’esperienza di vivere in una struttura chiusa, difficile, estranea a tutto ciò che è fuori, è un compito difficile per il quale è indispensabile grande professionalità.

All’interno di questo contesto, vista la presenza di numerosi detenuti stranieri, in questo ultimo anno è stato inoltre organizzato anche un corso sperimentale di intercultura. All’interno della struttura carceraria opera l’associazione di “volontari del carcere” che, con il contributo dell’ufficio famiglia donne e gioventù aiuta, anche materialmente, i detenuti.

FG