Attualità

Nota degli assessori alla scuola per l’inizio dell’anno scolastico

In occasione dell’avvio dell’anno scolastico gli assessori provinciali alla scuola hanno diramato, come di consueto, una nota rivolta agli alunni ed a tutti coloro che operano nel mondo scolastico. Di seguito riportiamo il testo integrale della nota.

“Dopo un periodo d’ozio, di relax e di recupero delle energie riprende il via un nuovo anno d’apprendimento, un nuovo viaggio avventuroso nel mondo dello studio per milioni di bambini e ragazzi, educatori ed educatrici, insegnanti e genitori. Le scuole riaprono e il nostro pensiero va all’impegno che giovani, insegnanti e operatori stanno per affrontare per rendere la scuola un luogo d’apprendimento significativo e ricco di soddisfazione.

Anno per anno con l’inizio dell’attività si riconferma una delle conquiste più significative della nostra società: l’esistenza di un sistema pubblico di istruzione e formazione. Tutti i cittadini e le cittadine hanno così la possibilità di acquisire quelle capacità che consentono di partecipare consapevolmente alla costruzione ed alla trasformazione della comunità. Il libro bianco della Commissione Europea, datato ormai 1995, è quanto mai attuale là dove fornisce le risposte sul perseguimento degli scopi costitutivi del sistema di istruzione e formazione: l’accesso alla cultura generale e l’incremento delle attitudini operative.

La cultura generale è infatti il veicolo di comprensione del mondo, mentre le attitudini operative sono la base per muoversi nel mondo e per realizzare se stessi implementando le competenze apprese. Per il mondo dell’istruzione ciò significa sviluppare un nuovo concetto di apprendimento, che dia più spazio allo studio individuale di bambini e ragazzi, che attribuisca loro contestualmente una maggiore responsabilità nella (co)gestione dei loro percorsi di studio, permettendo, in tal modo, di tenere maggiormente conto dei loro punti di forza e di debolezza. I cambiamenti che caratterizzano questo periodo alimentano un acceso dibattito e confronto sul ruolo della scuola e della formazione, sulla sua adeguatezza rispetto ai tempi. In tal senso le attese riforme dovranno essere preventivamente sottoposte ad una valutazione d’impatto sulla nostra realtà.

Tutto il mondo della scuola, a partire dalle scuole per l’infanzia, inoltre, si vede confrontato in modo sempre crescente con l’esigenza di proporre moduli di assistenza ed intrattenimento pomeridiano ed estivo. Sarà proprio l’autonomia dei singoli istituti che permetterà di dare una risposta diversificata a quest’esigenza. È sempre più importante tenere presente che uno dei compiti della scuola rimane quello di educare i singoli individui a vivere in una società di persone diverse tra loro, a comprendere la diversità come occasione di apprendimento e dialogo.

La domanda provocatoria spesso posta alla scuola è se vi siano altre agenzie educative come la famiglia, la chiesa, internet, che potrebbero svolgere meglio questo compito: la sfida allora che la scuola deve affrontare è quella di confermarsi luogo di importanza centrale, ma anche complementare rispetto ad altre occasioni di apprendimento. È soprattutto nella scuola, dalla scuola per l’infanzia, alla formazione e all’università, che va coltivata l’educazione alla tolleranza, alla cittadinanza e ai valori della pace, in un periodo storico impegnativo e complesso in cui i giovani necessitano di un quadro educativo di riferimento ricco di stimoli e di maggiori certezze.

Questo anno scolastico coincide con l’avvio della „decade per un’educazione sostenibile“ proclamata dalle Nazioni Unite. Per dieci anni tutte le scuole del mondo si confronteranno con il tema dell’educazione sostenibile, affinché, come emerge da una delibera delI’ONU, “…Tutti, dai bimbi in età prescolare agli adulti, devono apprendere il concetto di sostenibilità, devono imparare che possono cambiare il mondo e che sono le loro scelte a fare la differenza. Devono imparare a ragionare in maniera critica e creativa”. Tutti coloro che contribuiscono a plasmare la scuola, alunni, insegnanti e direttori sono invitati a concedere maggiore spazio al tema della strutturazione attiva e creativa del futuro.

Uno degli obiettivi più importanti di questa decade è lo sviluppo della capacità di pensare a lungo termine e di comprendere le interconnessioni tra i temi del sociale, dell’ecologico e dell’economia. Non c’è un modello educativo universalmente valido per una società sostenibile; pertanto, lo stesso documento dell’ONU sottolinea l’importanza di un approccio territoriale. Infatti, soltanto colui che si sente “a casa” nella sua regione, nella sua città, nel suo paese è in grado di sviluppare una sensibilità ecologica tale da favorire la partecipazione creativa allo sviluppo futuro. Conosciamo l’importanza della formazione alle competenze specifiche per fronteggiare un mondo altamente competitivo; tuttavia è sempre più necessaria un’intelligenza trasversale per comprendere lo stretto legame tra i singoli settori del sapere e della vita.

Come rimarcato da Delors:
•  studiare per apprendere
•  studiare per saper fare
•  studiare per vivere con gli altri
•  studiare per la vita

L’assessora Gnecchi, gli assessori Saurer e Mussner pensano anche ai bimbi e alle bimbe di tre anni che affronteranno il loro ingresso nel sistema di istruzione e formazione e augurano a tutti un buon inizio. Un pensiero doveroso e accorato va infine alle famiglie e ai bambini di Beslan che proprio il primo giorno di scuola, nella lontana Ossezia, hanno incontrato un atroce destino”.

Gli Assessori alla scuola e alla formazione professionale

Luisa Gnecchi            Otto Saurer               Florian Mussner

FG