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"Uccisi e dimenticati" il 22 novembre, ore 18.00, alla Biblioteca "Claudia Augusta"

INVITO - Lunedì 22 novembre 2004, alle ore 18.00, presso la Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", in via Mendola 5 a Bolzano, sará presentato il libro di Hartmann Hinterhuber "Uccisi e dimenticati: crimini nazisti contro malati psichici e disabili del Nordtirolo e dell'Alto Adige" Gli studiosi Casimira Grandi, Renato Mazzolini e Giuseppe Pantozzi discuteranno, alla presenza dell’autore, della pubblicazione edita nel 2003 dal Museo storico in Trento.

Il libro "Uccisi e dimenticati", traduzione in italiano di uno studio di Hartmann Hinterhuber.
Il libro di Hartmann Hinterhuber, attuale direttore della clinica psichiatrica universitaria di Innsbruck, "Uccisi e dimenticati: crimini nazisti contro malati psichici e disabili del Nordtirolo e dell'Alto Adige", traduzione in italiano di uno studio edito in tedesco nel 1995. La ricerca contribuisce a chiarire alcuni aspetti della persecuzione perpetrata dal regime di Hitler tra il 1939 ed il 1945 nei confronti dei malati di mente che vide tra le vittime circa trecento malati del Tirolo del Nord e dell'Alto Adige ospiti dell'Ospedale di Pergine Valsugana trasferiti nel 1939 in Germania in seguito agli accordi italo-tedeschi sugli "optanti". L'opera sarà presentata alla presenza dell'autore

lunedì, 22 novembre 2004

alle ore 18.00

presso la Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta"

in via Mendola, 5 a Bolzano.

Come ricorda Rodolfo Taiani, direttore del Museo storico di Trento, dal giugno 1933 nei territori del Reich tedesco s’iniziò a praticare la sterilizzazione sistematica dei cosiddetti Erbkranke, ossia individui affetti da malattia di tipo ereditario. Il passo successivo fu, nell’ottobre 1939, l’attivazione per ordine segreto del Führer del «Programma eutanasia», che prevedeva la soppressione dei malati psichici e dei disabili.
Più di settantamila persone morirono così nelle camere a gas in nome della Säuberung des Volkserbgutes (epurazione del patrimonio ereditario nazionale). Solo un nuovo decreto del 24 agosto 1941, preso atto della crescente opposizione interna espressa da parte della popolazione tedesca, ordinò la sospensione di quel programma. La decisione, tuttavia, non comportò un cambio di indirizzo, ma solo di strategia. I disabili e i malati psichici continuarono a cadere vittime della cosiddetta Wilde Euthanasie (eutanasia selvaggia) esercitata per mezzo di privazioni di ogni genere e la somministrazione letale di medicinali.
Questo, in estrema sintesi, il quadro d'insieme all’interno del quale si colloca la vicenda narrata da Hartmann Hinterhuber nel suo libro. Dati e testimonianze alla mano, l'autore contribuisce a far luce su uno dei più orrendi crimini consumati fra il 1933 e il 1945 dal regime nazista ai danni di tante persone deboli e indifese, con particolare riferimento al Tirolo del nord e all'Alto Adige.

I colleghi dei mass media sono invitati a seguire l'evento e a darne notizia, inserendolo nel calendario degli appuntamenti.

SA

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