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Studio PISA: risultati lusinghieri per la scuola altoatesina - CON FOTO

Gli studenti altoatesini risultano essere tra i più competenti nel campo della lettura, e molto preparati in matematica e scienze naturali. Questo risulta dallo studio PISA 2003, che ha confrontato le prestazioni degli studenti 15/16enni in 40 Stati. “Risultati lusinghieri, di stimolo per fare ancora meglio nel futuro”: questo il commento degli assessori Gnecchi e Saurer.

La conferenza stampa di presentazione dello Studio

Gli studenti altoatesini si distinguono per le loro competenze nel campo della lettura, e risultano tra i migliori a livello internazionale anche per quanto riguarda le capacità matematiche e quelle scientifiche. Questo è quanto risulta dall’analisi dei risultati dello studio PISA 2003, che ha confrontato le competenze degli studenti 15-16 enni di 40 Nazioni. “Si tratta di risultati molto gratificanti”, hanno detto gli assessori alla Scuola in lingua italiana e tedesca Luisa Gnecchi e Otto Saurer, presentando questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Bolzano, i risultati dell’indagine, “che tuttavia non devono indurci a risposare sugli allori”.

Nel dettaglio, tramite il PISA (Programme for International Students) sono state valutate le competenze degli studenti dei diversi Paesi nella lettura, la matematica, le scienze naturali e la risoluzione generica di problemi. Obiettivo dell’indagine, condotta in Alto Adige in collaborazione con l’INValSI (Istituto Nazionale per la VALutazione del Sistema dell’Istruzione) dalle Intendenze scolastiche, dalle Ripartizioni Formazione professionale e dagli Istituti pedagogici in lingua italiana e tedesca (per la FP, anche quella ladina), con la coordinazione del direttore di quest’ultimo Rudolf Meraner, era di valutare le capacità di gestione di problemi quotidiani legati alle diverse aree di studio al termine di quello che è il ciclo scolastico obbligatorio in diversi Paesi. In questo modo, può essere analizzata la capacità dei singoli sistemi scolastici di preparare gli studenti alle sfide della vita quotidiana.

In Alto Adige, hanno spiegato Rudolf Meraner e l’ispettore della Sovrintendenza scolastica italiana Paolo Lorenzi, i 1.264 studenti sottoposti ai test del PISA hanno offerto prestazioni eccellenti. Nella lettura, il punteggio ottenuto è di 544, paragonabile solo quello di Finlandia e Trentino. I giovani altoatesini si sono dimostrati in grado di comprendere e raccogliere informazioni da un testo scritto. Nel campo della matematica, le prestazioni dei ragazzi altoatesini, con 536 punti, sono simili a quelle di coreani, olandesi, giapponesi, canadesi, belgi e del Liechtenstein, e si pongono nella zona alta di un’ipotetica classifica. Si dimostrano così in grado di gestire ed applicare nel quotidiano concetti legati a grandezze, relazioni, forme, elementi statistici. Con un punteggio maggiore sono solo i fiamminghi, i giovani di Hongkong ed i ragazzi del vicino Trentino. Infine, nel campo delle scienze i giovani altoatesini sono ancora nella zona alta della “classifica”, con 533 punti affiancati a lombardi, veneti, fiamminghi e giovani di Hongkong. Al vertice, ancora una volta i ragazzi trentini, i finlandesi ed i giapponesi.

Per la prima volta”, ha commentato l’assessora Gnecchi, “dalle prestazioni dei ragazzi a livello nazionale sono state estrapolate quelle dei giovani delle diverse regioni, su richiesta di quest’ultime. Da parte nostra, richiedere i risultati locali è stato un rischio ed una sfida, ma i risultati non possono che farci piacere”. Nel dettaglio, i numeri del PISA saranno comunicati più avanti: allora sarà possibile anche conoscere eventuali variazioni dovute al gruppo linguistico, al reddito e ad altre variabili. “Tuttavia”, hanno sostenuto Gnecchi e Saurer, “già questi primi dati ci permettono di valutare positivamente il sistema scolastico altoatesino. Per questo vogliamo ringraziare non solo i ragazzi e le loro famiglie, ma anche gli insegnanti e gli addetti di tutte le strutture di supporto alle scuole, dagli Istituti pedagogici all’Università di Bolzano, con la facoltà di Scienze della formazione. È importante inoltre ricordare il lavoro che si sta facendo nelle scuole materne, primo gradino del sistema dell’istruzione”.

Da parte loro, l’intendente Peter Höllrigl (Scuola in lingua tedesca) e la Sovrintendente Bruna Visintin Rauzi hanno sottolineato i traguardi raggiunti dalla scuola altoatesina nonostante la sfida linguistica che la caratterizza, e la necessità di considerarla “un cantiere sempre aperto”. Aperto anche alla formazione continua nel mondo del lavoro, rappresentato oggi dal direttore della Formazione professionale tedesca e ladina Peter Duregger e dal direttore dell’Assoimprenditori altoatesina, che ha assistito con interesse alla conferenza stampa.

I risultati dell’indagine PISA si possono trovare in Internet alla webpage dell’INValSI, www.invalsi.it.

MC

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